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Pensioni

Pensione più alta anche con arretrati, ha sbagliato l’INPS? La verità inaspettata

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Angelina Tortora

Può succedere che l’importo dell’assegno pensione arrivi più alto del solito, ma può sorgere il dubbio se si tratti di un errore dell’INPS o di un aumento effettivo. Scopriamo insieme cosa è accaduto.

Il caso che affrontiamo oggi è molto comune e riguarda un pensionato che, nel riscuotere l’assegno pensione, ha trovato una piacevole sorpresa, ma sono poi sorti anche alcuni dubbi.

Aumento pensione con arretrati – Gazzettapmi.it

Un lettore ha scritto in redazione chiedendoci spiegazioni sul suo assegno pensione. Ci scrive che ha ricevuto una pensione più alta del solito e ha anche ricevuto somme arretrate. Anche se è contento di aver avuto un importo maggiore, ha timore che possa trattarsi di uno sbaglio dell’INPS e che dovrà quindi restituire i soldi.

Pensione più alta: bisogna restituire i soldi?

Non c’è in realtà alcun errore da parte dell’Istituto previdenziale. Infatti, a partire da gennaio 2024 è entrato in vigore il nuovo regime di tassazione fiscale e l‘indice di rivalutazione pensionistico.

L’INPS ha aggiornato l’importo lordo della pensione applicando l’indice di rivalutazione, che nel 2024 è pari al 5,4% (Legge 30 dicembre 2023 numero 213, articolo 1, comma 135). Alcune prestazioni, come quelle di accompagnamento alla pensione (isopensione, indennità di espansione, assegni straordinari, APE sociale), non sono soggette a rivalutazione in quanto non hanno natura pensionistica. L’aggiornamento degli assegni pensione può generare un conguaglio a credito o a debito, e nel caso del nostro lettore ha comportato un aumento dell’importo.

La rivalutazione automatica delle pensioni è applicata al 100% solo se gli importi siano pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS, che nel 2024 è di 598,61 euro.

Poiché la maggiorazione è entrata in vigore da gennaio, sono arrivati anche gli arretrati.

Nuova tassazione fiscale sulle pensioni dal 2024

Dal 2024 è entrata in vigore la nuova tassazione fiscale, come previsto dalla Legge di Bilancio. La nuova tassazione ha portato dei benefici e da 4 aliquote sono passate a 3, generando un minore prelievo di denaro da parte del Fisco.

Nello specifico dal 2024, le pensioni sono tassate con le seguenti nuove aliquote:

  • 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% per le porzioni di reddito oltre 28.000 e fino a 50.000 euro;
  • 43% per le porzioni di reddito oltre 50.000 euro.

Conclusione

L’aumento della pensione è corretto e non vi è alcun obbligo di restituzione all’INPS. Non si tratta di un errore, ma dell’effetto della nuova tassazione entrata in vigore da gennaio 2024 e dell’applicazione dell’indice di rivalutazione al 5,4%.

Angelina Tortora

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania, ragioniera commercialista iscritta all'ordine dei Revisori Legali. Si occupa di tematiche fiscali e previdenziali. Aiuta il lettore nel disbrigo delle pratiche, dalle più semplici alle più complesse. Direttrice della testata giornalistica InformazioneOggi.it, impegnata in vari progetti editoriali e sociali. Profilo Linkedin

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