La maggior parte delle famiglie italiane, se non tutte, avranno già fatto il nuovo ISEE e forse avranno notato qualcosa di “strano”.
L’ISEE, come sappiamo, serve tra le altre cose a ottenere eventuali bonus e per chi ha figli a ricevere l’Assegno Unico. Ma quest’anno gli ISEE sono più alti del solito, e questo “piccolo dettaglio” – insieme all’abbassamento delle soglie per accedere a vari bonus – ha penalizzato milioni di cittadini e di nuclei familiari.
Con un ISEE alto, infatti, tanti non otterranno più lo sconto in bolletta, e coi prezzi attuali milioni di italiani rischiano di ricevere delle “batoste”. Ma non è tutto: ecco cosa è successo e cosa deve fare adesso il Governo.
Per un errore del Governo gli ISEE di quest’anno sono come “carta straccia”, ecco perché e cosa succederà
Qualcuno si è accorto che gli ISEE 2024 hanno messo in difficoltà milioni di italiani e adesso è stato avviato un tavolo di lavoro interministeriale con il Forum delle Famiglie.
In primis la questione degli ISEE è venuta alla ribalta perché sono state rifiutate più di 180 mila richieste di Assegno di inclusione.
Ma non solo: quest’anno nel conteggio dei “redditi” familiari è entrato anche l’Assegno Unico che ha cominciato a entrare nelle tasche degli italiani e dal 2022, anno preso in considerazione per l’elaborazione del documento di indicatore della situazione economica.
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Alla fine, agli italiani sono state conteggiate “entrate” che per loro natura e per decreto legge non dovrebbero far parte del cumulo. Risultato? ISEE alti e accesso negato a bonus, o comunque anche se spettanti, a cifre più basse.
Il Governo, dunque, si sta trovando di fronte a una problematica di non poco conto, considerando che le famiglie in difficoltà sono diversi milioni e che l’andamento economico del Paese non è certo in via di miglioramento.
Al tavolo dunque una (si spera imminente) riforma dell’ISEE, che vada a riequilibrare e soprattutto a fotografare la reale situazione economica dei nuclei familiari.
- Tra le proposte spicca quella che vorrebbe attuare una scala di equivalenza più favorevole in base al numero dei figli, con un accrescimento delle maggiorazioni al crescere del loro numero.
- L’aspetto dell’Assegno Unico è molto complesso, perché come detto non dovrebbe risultare nel calcolo ma ad oggi non si sa tecnicamente come scorporarlo. Qui ci vorrebbe un intervento urgente da parte dei tecnici e degli esperti, in modo da rimediare a un errore che sta costando caro alle famiglie.
Un’altra proposta è anche quella di abbattere il valore della prima casa ai fini ISEE. Oggi non è rilevante se il suo valore è inferiore ai 52.500 ma è un valore che si pensa sarà alzato. La speranza è che il Governo agisca quanto prima, perché nel mentre gli italiani si sono ritrovati con un ISEE affatto utile.