È in arrivo un’incredibile rivoluzione che permetterà di ottenere una busta paga più alta lavorando solo 35 ore a settimana.
Il sogno di molti lavoratori è quello di avere un po’ di tempo libero in più. In alcuni paesi stanno sperimentando la cosiddetta settimana corta, con risultati estremamente sorprendenti. Pare infatti che a fronte di un numero ridotto di ore settimanali di lavoro sia addirittura aumentata la produttività e il benessere psico-fisico del lavoratore.
Anche l’Italia sta cercando di sperimentare questo nuovo orario di lavoro che consiste in una riduzione significativa, passando da 40 ore a settimana a 35, introducendo anche un importante aumento in busta paga.
I sindacati dei lavoratori metalmeccanici stanno chiedendo un aumento dei mini retributivi di €280 per il triennio che va dal 1 luglio 2024 al 30 giugno 2027. Inoltre ci sarebbe anche un aumento dei flexible benefit che sarebbero completamente esentasse e ammonterebbero a circa 250 euro.
In questo modo, s’intende favorire la conversione del premio di produzione in un welfare da erogare tramite l’uso di una piattaforma unica nazionale, gestita dalle parti. I sindacati hanno anche avanzato un’altra importante proposta, che potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione in ambito lavorativo, ovvero quello di ridurre l’orario di lavoro.
La proposta prevede di passare da 40 ore a settimana a 35, tenendo conto delle attuali intese aziendali.
C’è poi anche la proposta di rimodulare l’orario di lavoro sfruttando di più il telelavoro o il cosiddetto lavoro agile, che attualmente è già parzialmente usato dalle contrattazioni di secondo livello.
Lo scopo di queste proposte avanzate dai sindacati dei lavoratori metalmeccanici è quello di favorire una maggiore flessibilità tra vita professionale e vita privata del dipendente. A tale scopo, i sindacati hanno anche proposto l’utilizzo di permessi retribuiti da utilizzare per frazioni d’ora. Quest’opportunità dovrebbe essere estesa sia ai lavoratori giornata che a quelli impiegati nei turni di lavoro.
Infine, c’è una novità che ha a che fare anche con i congedi parentali dei lavoratori del settore metalmeccanico. I sindacati hanno proposto di integrare il trattamento economico previsto portandolo al 80% e, allo stesso tempo, permettendo al lavoratore di usufruire di tale congedo anche in maniera frazionata, ovvero in ore.
Per ora si tratta solo di proposte e richieste avanzate dai sindacati metalmeccanici: bisognerà trovare un accordo con le aziende!
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