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Norme e tributi

Immobile inagibile o inabitabile, quando scatta l’esenzione IMU? Occhio alle differenze e alle percentuali

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Stefania Guerra

Può capitare a seguito di una perizia effettuata da tecnici del Comune che un immobile sia dichiarato inagibile o inabitabile.

Quando un fabbricato non è più agibile, scatta la riduzione dell’IMU, che rimarrà in essere per tutto il tempo in cui l’immobile in oggetto non cambia il suo status.

In caso di immobili inagibili scatta un’esenzione IMU particolare – Gazzettapmi.it

A prevedere la riduzione dell’Imposta a seguito di inagibilità del fabbricato è il comma 747 della legge 160/2019, che elenca proprio tutti i tipi di immobili ai quali si applica lo sconto dell’IMU.

Leggi anche: Pagamento IMU sulla prima casa per tutti, lo chiede l’OCSE

Che differenza c’è tra immobile inagibile e inabitabile e come funziona la decurtazione dell’IMU

Secondo l’articolo sopra citato, i fabbricati “dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati“, godono del taglio dell’IMU del 50%, “limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono dette condizioni“.

Alcune condizioni dei fabbricati portano a un taglio dell’IMU – Gazzettapmi.it

Lo stato dell’immobile in oggetto, ovviamente, deve essere accertato dai tecnici comunali, e non si possono fare autodichiarazioni. Potremmo però chiederci se esista una differenza tra immobile inagibile e immobile inabitabile, e se cambi dunque anche l’applicazione dell’esenzione IMU. La definizione tecnica è la seguente:

Per fabbricato inagibile o inabitabile si intende il fabbricato che non risulta idoneo all’uso cui è destinato per ragioni di pericolo all’integrità fisica o alla salute delle persone ed il sopravvenuto degrado fisico (fabbricato diroccato, pericolante, fatiscente) non è superabile con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria.

In sostanza, però, non esiste una differenza specifica tra la dichiarazione di “inagibile” e “inabitabile” poiché nei fatti sono la stessa cosa.

L’esenzione dell’IMU, quindi spetta in entrambi i casi se l’immobile è stato dichiarato inagibile o inabitabile da una perizia tecnica. Ricordiamo anche che l’esenzione al 50% dell’IMU scatta anche in caso di immobili collabenti: si definiscono tali quelli che sono inagibili e anche privi di rendita catastale pur essendovi iscritti (in categoria F2).  In pratica questo tipo di fabbricato è tecnicamente un rudere e come tale non può generare reddito.

Per poter beneficiare della parziale esenzione IMU, il proprietario dell’immobile che risponde ai requisiti dovrà essere in possesso della perizia tecnica di cui sopra e poi presentare la domanda agli uffici comunali di competenza. La detrazione ha validità dal giorno della presentazione della domanda e ovviamente è cura dei tecnici del Comune di confermare la veridicità della documentazione esibita dal proprietario.  Il Comune può anche rifiutare la richiesta e intimare al proprietario di pagare l’IMU per intero.

In caso l’immobile sia riconosciuto invece inagibile/inabitabile e sia applicata l’esenzione IMU, questa rimarrà in essere fino a che le condizioni del fabbricato non vengano eventualmente ripristinate.

Stefania Guerra

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