I titolari di Partita IVA in regime forfettario si chiedono se riceveranno il Bonus IRPEF da 100 euro. Vana speranza o incredibile realtà?
Sembra impossibile pensare ad un aiuto per le Partite IVA, da qui l’incredulità sulla presunta erogazione del Bonus da 100 euro anche per i forfettari. I lavoratori autonomi dovranno ricredersi o avranno ragione?
Il Bonus IRPEF è l’ex Bonus Renzi versato notoriamente ai dipendenti in busta paga. Cosa c’entrano le Partite IVA. Dal 2020 la misura è entrata a far parte degli stipendi dei lavoratori prima solo per sei mesi poi passando a regime dal 2021. Un piccolo aiuto che ha permesso un’entrata maggiore ed è stato apprezzato dai lavoratori nonché confermato anche per gli anni successivi, 2024 compreso.
Ci sono stati, però, dei cambiamenti. Durante l’anno in corso percepiranno il Bonus i dipendenti con reddito compreso tra 8.174 e 28 mila euro. Tra i 15 mila e i 28 mila euro spetta solo se le detrazioni sono superiori all’importo dovuta. Continuiamo a sentir parlare di lavoratori con contratto subordinato. Cosa significa. I lavoratori autonomi titolari di Partita IVA che si trovano nel regime forfettario non riceveranno alcun Bonus IRPEF da 100 euro. Ma c’è una puntualizzazione da fare.
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Se il contribuente è titolare di redditi da lavoro dipendente e contemporaneamente anche di redditi da lavoro autonomo in regime forfettario allora questi redditi dovranno essere considerati nel conteggio del reddito complessivo per verificare il diritto al Bonus IRPEF da 100 euro. La somma dei redditi da dipendente e da autonomo, dunque, dovrà risultare inferiore a 28 mila euro per arricchire la busta paga.
Ricapitolando, sono esclusi dall’accesso alla misura i contribuenti con reddito complessivo che non è determinato dall’unione dei redditi citati, coloro che non hanno un’imposta lorda legata ai suddetti redditi superiore alle detrazioni che spettano in relazione agli stessi e i contribuenti con reddito complessivo oltre i 28 mila euro. Rientrano i forfettari nel Bonus che soddisfano i requisiti e hanno anche redditi da lavoro dipendente. Per tutti gli altri nessun aiuto economico.
Nel 2024 rimangono unicamente l’ISCRO – una cassa integrazione di importo fino a 800 euro – e la possibilità a determinate condizioni di accedere all’Assegno di Inclusione oppure al Supporto per la Formazione e il Lavoro. Un aiuto che arriva, dunque, quando il lavoro è in calo oppure non c’è più. Mai che si attivino misure volte a sostenere le attività dei lavoratori autonomi che tanto contano all’interno del sistema economico italiano.
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