Sondaggi politici Bidimedia 2024: scende Fratelli d’Italia, ancora staccato il PD

FdI, PD, M5S, Forza Italia, Lega e non solo: qual è lo stato di salute dei partiti? Lo rivela gli ultimi sondaggi politici Bidimedia.

Nell’anno delle elezioni europee, che serviranno a comporre il Parlamento UE in base ai risultati delle singole consultazioni nei vari paesi membri dell’Unione, i sondaggi politici assumono una valenza maggiore. Essi servono a misurare, a campione, qual è l”umore’ degli elettori in merito a questo o quel partito, alla luce dell’azione di Governo e delle proposte alternative di chi sta all’opposizione.

La Premier Giorgia Meloni e sfondo con simboli del partito FdI
Quali sono le percentuali delle preferenze di voto per i vari partiti? L’ultimo sondaggio Bidimedia (Pixabay)

Negli ultimi giorni spiccano le ultime rilevazioni dell’istituto Bidimedia, tra i maggiori in Italia per ciò che attiene alle rilevazioni delle preferenze di voto – con intervista. Qual è allora l’effettivo stato di salute di ogni partito, in base al dato più aggiornato e fornito da questo centro di ricerca che si occupa di politica e questioni connesse?

Lo vedremo di seguito considerando le percentuali del sondaggio politico realizzato da Bidimedia, tra il 10 e il 12 febbraio. Al contempo porremo anche attenzione al dato della fiducia accordata, nella prima metà di febbraio, al Governo guidato dalla Premier Giorgia Meloni.

Sondaggi politici Bidimedia: scende Fratelli d’Italia

Vediamo subito le percentuali dei primi partiti in Italia, con Fratelli d’Italia che, secondo le rilevazioni di Bidimedia, è oggi in testa al 28,3% pur calando di un ulteriore 0,2%. Secondo partito nel paese è, distaccatissimo, il PD con il 19,7% – una percentuale stazionaria rispetto alla precedente rilevazione. Terzo posto per il M5S che ottiene un 15,6% di preferenze di voto e un +0,3% rispetto alla precedente rilevazione.

Gli altri partiti che compongono la coalizione di Governo, ovvero Forza Italia e Lega, mostrano variazioni contrastanti tra loro. Infatti se da un lato il partito orfano del Cavaliere scende al 6,6% con un -0,2%, a guadagnare è il partito di Salvini che toccherebbe – secondo il sondaggio politico di Bidimedia – il 9% – avvicinandosi a quella doppia cifra che in passato ha caratterizzato le rilevazioni sulla formazione del Carroccio. Anche il partito di centrodestra Noi Moderati è dato in crescita senza però raggiungere l’1%, dimostrandosi così una forza politica di apporto minimo.

Sondaggi politici: le percentuali degli altri partiti

Dopo il naufragio del Terzo Polo, Azione di Calenda non sta mostrando segnali di ripresa, segnando infatti un calo dello 0,3% rispetto alla precedente rilevazione Bidimedia: oggi il partito è al 4,1%, appena sopra la soglia di sbarramento delle elezioni europee. Italia Viva di Renzi oggi mancherebbe invece detta soglia, perché è al 3,1% pur in salita di un +0,2% rispetto alla precedente rilevazione dell’istituto.

A fare compagnia al partito dell’ex Presidente del Consiglio troviamo Avs, che però incassa un +0,4% – presumibilmente rosicchiando voti al PD – e salendo al 3,7%. A scendere, con un -0,2% abbiamo invece Più Europa, oggi con il 2,5% delle preferenze degli intervistati da Bidimedia. Unione Popolare si issa di poco, all’1,4% (+0,1%). Italexit per l’Italia, orfana di Paragone che ha lasciato la segreteria del partito alcuni mesi fa, scende all’1,4% (con un -0,2%).

Il rilievo dei partiti minori

Non bisogna sottovalutare il ruolo di partiti quali ad es. Alleanza Verdi Sinistra e Movimento 5 Stelle, in una coalizione in vista delle elezioni europee. L’elettorato di sinistra si dimostra infatti frammentato e orientato a trovare in formazioni minori, quelle risposte che non sembra avere dal PD.

Anche Italia Viva e Azione potrebbero giocare un ruolo chiave nelle prossime elezioni, rosicchiando voti sia al Partito Democratico sia alla formazione di Giuseppe Conte. Di ciò evidentemente si gioverebbe il Governo che tuttavia, almeno per il momento, può essere abbastanza tranquillo – circa la conferma dei consensi che gli permetterebbero di vincere alle prossime elezioni europee.

La fiducia nel governo Meloni

Bidimedia analizza anche la fiducia degli intervistati in merito all’Esecutivo insediatosi ormai da un anno e mezzo. Ebbene, nonostante i dati contrastanti di cui sopra, la fiducia nel governo Meloni sarebbe in leggera crescita, con un +1% di chi ha “molta” fiducia nel Governo – il dato è oggi del 14%.

Invece, coloro che hanno “abbastanza” fiducia sono pari al 25% degli intervistati da Bidimedia. Il 14% ha poca fiducia, mentre il 43% non ne ha alcuna. Da notare il dato molto basso degli indecisi, pari soltanto al 4% che, in qualche modo, contrasta con l’alta percentuale di coloro che, alle elezioni, si astengono.

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