Un importante studio scientifico e una consapevolezza potenziale che potrà risolvere addirittura dei casi di omicidio.
Cosa succede al nostro corpo dopo la morte. Questo è quello che da anni ormai gli scienziati si chiedono. In un certo senso, anzi stando a quanto proprio stabilito dai vari ambiti scientifici, quello che succede in quei casi è più che mai risaputo. Specifiche riflessioni, però, possono essere messe in campo per avere ancora più raggio d’azione, per cosi dire, per quel che riguarda gli ultimi momenti di vita della stessa persona defunto. In questo caso, forse, si è arrivati a una importante scoperta.
Il tutto nasce dalla certezza che una volta avviata la fase di decomposizione di un corpo, dopo la mote, una serie di scenari iniziano a prendere forma. Tra i vari processi, stando a quelli che sono i risultati di un recente studio, i corpi senza vita vengono in qualche modo raggiunti da specifici microbi che se analizzati nel giusto modo possono offrire numerose informazioni proprio in merito alle ultime ore della persona. Ora del decesso e magari anche altri specifici dettagli. Il tutto, per esempio, potrebbe essere utilizzato per venire a capo di quegli elementi che spesso mancano nelle indagini di casi di omicidio.
Una scoperta che potrebbe presto essere definita assolutamente rivoluzionaria. Calcolare con assoluta precisione l’orario della morte di una persona partendo dall’approfondimento dei vari stadi di decomposizione del corpo. Il tutto è stato evidenziato studiando diversi cadaveri in fase di decomposizione e in ambienti diversi. La scoperta si è rivelata sensazionale, 20 diversi microbi sono risultati presenti su ogni corpo. Il tutto confermato da un articolo pubblicato sulla rivista Nature Microbiology.
I vari stadi della decomposizione di un corpo, cosi come anticipato, prevedono numerosi passaggi, ognuno dei quali caratterizzato da specifiche situazioni. La parte finale del processo comprende la presenza di specifici batteri e insetti che passano a divorare, di fatto, tutto ciò che internamente e non solo rimane dopo la morte. Considerando una morte recente, l’orario eventuale viene calcolato basandosi sulla temperatura del corpo e allo stadio di rigor mortis.
L’inizio di questa fase ha generalmente luogo dalle 2 alle 4 ore successive al decesso. Lo studio in questione ha esaminato 36 diversi cadaveri di ogni struttura, andando a comparare e a visionare i vari microbiomi formatisi e mutati nel corso della stessa decomposizione. Su tutti i corpi sono stati rilevati gli stessi 20 diversi microbi, sopraggiunti tutti nello stesso momento, considerati i vari stadi. La scoperta potrebbe dunque consentire di avere maggiore chiarezza e precisione circa l’orario della morte di qualsiasi persona.
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