Le lavoratrici mamme possono ottenere il Bonus loro dedicato previsto dalla Legge di Bilancio 2024. Di cosa si tratta e come ottenerlo.
La Manovra 2024 ha raccolto misure per famiglie e lavoratori in un ricco pacchetto di Bonus e agevolazioni. Tra queste troviamo aiuti per le mamme con contratto a tempo indeterminato.
Il Governo ha pensato di aiutare i lavoratori e le famiglie durante l’anno in corso attivando misure che possano dare sostegno durante questo difficile periodo. Un esempio su tutti è la proroga del taglio del cuneo fiscale di sei e sette punti percentuali in base al reddito. Poi c’è l’imposta al 5% sui premi produttività, l’innalzamento della soglia dei fringe benefit a mille euro per tutti i dipendenti e a duemila euro per i lavoratori con figli a carico.
Tra le agevolazioni, poi, troviamo l’esonero contributivo al 100% per le mamme lavoratrici per un tetto massimo di 3 mila euro all’anno (250 euro al mese). Beneficiarie sono le dipendenti con contratto a tempo indeterminato che hanno figli a carico.
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Il Bonus mamme consiste in una decontribuzione del 9,19% dello stipendio totale (quota per il contributo IVS e FAP). Per le lavoratrici con tre figli a carico di cui il più piccolo di età inferiore a 18 anni l’agevolazioni durerà fino al 31 dicembre 2026 mentre per le donne con due figli di cui il più piccolo entro i dieci anni di età il beneficio scadrà il 31 dicembre 2024.
Il contratto potrà essere sia full time che part time a condizione che sia a tempo indeterminato. Sono escluse le lavoratrici autonome, con un contratto a tempo determinato o che svolgono lavoro domestico. In caso di trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato si potrà ottenere il Bonus ricalcolando la cifra spettante. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale avvisa anche della necessità di comunicare la volontà di usufruire della decontribuzione al datore di lavoro inviando un’autodichiarazione. L’ente non ha disposto un modello da scaricare e compilare.
Ha solo informato le lavoratrici di inserire il numero dei figli e i relativi codici fiscali per poter ottenere il Bonus. Dopo l’inoltro dell’autodichiarazione il datore di lavoro potrà procedere con l’inserimento della richiesta di esonero nella denuncia retributiva. I dati saranno verificati, poi, dall’INPS. A breve le lavoratrici potranno inviare direttamente i codici fiscali dei figli all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale secondo modalità ancora da chiarire. La circolare di riferimento è la numero 27 del 2024.
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