Le cementine stanno riscuotendo rinnovato successo e, per questo, non manca chi vuole ripararle senza sostituire il pavimento. Le modalità.
Cosa sono le cementine? Chi lavora come architetto e chi ama personalizzare la propria abitazione con un tocco di tradizione, probabilmente lo sa già. Ebbene, le cementine nei pavimenti non sono altro che piastrelle decorative, prodotte utilizzando soprattutto cemento colorato. Dette piastrelle permettono di donare stile e design classico agli ambienti in cui sono posizionate, e proprio i motivi floreali, astratti o geometrici, ne rappresentano tratto caratteristico. Detti motivi sono stampati sulla superficie durante il processo di produzione e danno un tocco di vivacità alla superficie.
Di seguito vedremo insieme come fare a riparare le cementine: essendo realizzazioni molto spesso risalenti al XIX secolo, non è raro trovare dette piastrelle parzialmente lesionate o comunque in una condizione che necessita un pronto intervento di sistemazione. Vediamo insieme come fare.
Chiedersi come riparare le cementine è una domanda che ha sicuramente ragion d’essere. Le cementine infatti sono state assai popolari nei pavimenti di edifici storici e tradizionali, ma è vero che negli ultimi anni sono oggetto di rinascita nel design moderno e contemporaneo. Da notare che se, tradizionalmente sono realizzate in cemento, ne esistono varianti in resina e ceramica.
Come sanno bene gli esperti di storia dell’architettura, queste mattonelle artistiche artigianali per pavimentazione e rivestimento debuttarono a fine ‘800 con l’inizio della Rivoluzione Industriale, quando si ebbe una maggiore produzione di cemento Portland. In Italia la diffusione fu massiccia, specialmente nei palazzi residenziali delle grandi città.
Potrà parzialmente stupire, ma i pavimenti in cementine oggi suscitano un interesse sempre maggiore, sia negli architetti che nei proprietari degli immobili, che hanno questa peculiarità sulle superfici. Anzi, la tendenza evidente è quella della riparazione dei pavimenti in cementine – invece che la loro sostituzione – e non manca chi prova ad accostare il pavimento tradizionale a finiture più al passo con i tempi.
In sintesi, oggi il recupero delle cementine è legato alle possibilità di personalizzazione, all’innata vivacità che donano all’ambiente, all’apprezzamento dell’artigianato, alla sostenibilità ed alla ricerca dello stile retrò e vintage.
Dopo queste opportune considerazioni, veniamo alla questione posta in apertura. Ebbene, gli errori nel recupero delle cementine, purtroppo, sono piuttosto comuni e non mancano pavimentazioni che, oltre ai segni del tempo, mostrano gli effetti di una errata pulizia della superficie. Il risultato rischia di essere peggiore dello stato delle piastrelle, prima dell’inizio dell’attività di recupero.
Ebbene, per un lavoro di ‘restyling’ corretto, si consiglia anzitutto di pulire con attenzione il pavimento, usando prodotti specifici (ma mai acidi). Di seguito, è opportuno stendere alcune mani di una miscela di olii e oleorepellente, al fine di conferire tono e colore alle piastrelle. Il passo successivo, magari facendosi aiutare da un professionista in questo genere di attività, è rappresentato dall’apposizione di cera naturale fluida e di cera liquida di finitura.
In ogni caso, va rimarcato che, prima di cominciare qualsiasi riparazione, la superficie delle cementine deve essere oggetto di una rigorosa pulizia, per rimuovere sporco, polvere e residui che potrebbero ostacolare la riparazione stessa.
Per quanto riguarda la riparazione delle crepe delle cementine, si può usare malta per piastrelle o stucco per riempire e livellare la superficie. Invece, se tra le cementine vi sono parti mancanti, si rivelerà necessario sostituirle, trovando però cementine compatibili sul piano delle dimensioni e design. Potrai agire tu o farti aiutare da un professionista, applicando un adesivo per piastrelle sulla parte posteriore della nuova cementina e inserirla nel punto nel quale serve la sostituzione.
Terminata la riparazione, l’operazione successiva è la pulitura della superficie delle cementine al fine di rimuovere possibili residui di malta o stucco. Per farlo occorrerà un panno pulito e umido. Infine, per la cd. sigillatura mirata a proteggere le piastrelle appena recuperate, sarà opportuno servirsi di un sigillante ad hoc. Il prodotto permetterà di evitare danni futuri e conserverà nel tempo la riparazione. Queste sono le informazioni essenziali per riparare le cementine.
Concludendo, vero è che che ancora oggi le cementine hanno un loro fascino, ed infatti sia gli architetti che i committenti spesso scelgono – in presenza di superfici di questo tipo – di conservare la pavimentazione originale, eventualmente combinandola con altre tipologie di finiture – dal gusto più moderno. Il risultato sarà apprezzabile e permetterà di accrescere le potenzialità di vendita dell’immobile al prezzo desiderato.
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