Per alcuni lavoratori autonomi c’è una novità da conoscere introdotta dalla Legge di Bilancio 2024. ll periodo di astensione dal lavoro verrà pagato.
La Manovra 2024 ha riconosciuto il diritto all’astensione dal lavoro ai lavoratori iscritti alla Gestione artigiani e commercianti. Parliamo della nascita di un figlio e del congedo parentale negli anni passati dedicato solo ai dipendenti.
La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto il diritto ad un periodo di astensione facoltativa dal lavoro per gli autonomi. Il Decreto 105 dello stesso anno ha formalizzato in tre mesi tale periodo fruibile da ognuno dei due genitori entro l’anno di vita del figlio o dalla data dell’ingresso in famiglia di un bambino adottato o in affido. Rimane un libera scelta il congedo parentale anche nel 2024 per gli iscritti alla gestione artigiani e commercianti ma la Legge di Bilancio inserisce requisiti più stringenti da conoscere.
Ricordiamo che il congedo in caso di nascita di un figlio (o di adozione oppure affido) prevede l’erogazione di un’indennità al lavoratore dipendente che nel 2024 è stata aumentata all’80% per due mesi. Le regole per gli autonomi sono differenti e prevedono il rispetto di una serie di condizioni necessarie. Scopriamo quali.
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Per ricevere l’indennità economica sostitutiva del reddito da lavoro sarà necessario che l’astensione dall’attività sia realmente effettiva per il lavoratore. Inoltre è richiesta la regolarità contributiva con tutti i versamenti contributivi relativi al mese precedente il congedo effettuati in tempo. Altra condizione è che il reddito dichiarato nell’anno precedente la richiesta e l’inizio del periodo di maternità sia inferiore a 8.145 euro.
Il riferimento temporale – ha specificato l’INPS – tiene conto dell’anno civile antecedente l’inizio del periodo di maternità o paternità (tra il 1° gennaio e il 31 dicembre). La normativa sottolinea come il padre lavoratore autonomo possa fruire del congedo parentale durante il periodo di utilizzo indennizzabile di maternità della madre anche se lavoratrice dipendente o iscritta all Gestione Separata. Le madri, invece, potranno fruire del congedo solo dopo il termine del periodo indennizzabile di maternità.
Gli iscritti alla Gestione separata, poi, potranno richiedere il congedo parentale entro i 12 anni di vita del figlio (o dalla data di ingresso del bambino adottato o preso in affido). La domanda dovrà essere trasmessa all’Istituto nazionale della Previdenza Sociale prima dell’inizio di fruizione del periodo richiesto. Se si dovesse attendere allora verrebbero indennizzati solo i giorni di congedo seguenti alla data di inoltro della richiesta da parte dell’autonomo.
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