Fino a 2 mila euro in più in busta paga grazie ai fringe benefit: quali dipendenti potranno accedere all’agevolazione?

La Legge di Bilancio 2024 ha previsto importanti novità in materia di fringe benefit, modificando la soglia di detassazione. Chi potrà usufruire del beneficio?

Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 i fringe benefit riconosciuti ai lavoratori dipendenti saranno più elevati.

aumento stipendio
Si può ottenere una maggiorazione sullo stipendio fino a 2 mila euro (gazzettapmi.it)

In particolare, l’art. 1 della Legge di Bilancio ne ha esteso il valore fino a mille euro, per i dipendenti senza figli a carico, e fino a 2 mila euro, per i dipendenti con figli a carico.

Lo scopo è quello di tutelare le famiglie in crisi, promuovendo l’intervento da parte dei datori di lavoro che, in cambio, riceveranno vantaggi fiscali e previdenziali. I lavoratori dipendenti, dunque, potranno ricevere dai datori beni, servizi e somme extra esenti da contributi e imposte (se non si supera il limite dei mille e dei 2 mila euro).

La straordinaria novità per il 2024 consiste nella circostanza che tra i fringe benefit saranno ricompresi anche i rimborsi per le bollette di acqua, luce e gas, per le spese di affitto della prima casa e per gli interessi del mutuo relativi all’abitazione principale. Quanto percepiranno i lavoratori?

Maggiorazione dell’agevolazione per i lavoratori con figli: a quanto ammonta?

Il trattamento fiscale dei fringe benefit è stabilito dall’art. 51, comma 3, del TUIR. Dal 2020, la norma è stata più volte modificata, per consentire a una platea più ampia di lavoratori di beneficiare della detassazione.

fringe benefit lavoratori dipendenti
Chi ha diritto ai fringe benefit? (gazzettapmi.it)

L’impegno da parte del legislatore di rendere più performante l’istituto evidenzia come i fringe benefit, ormai, abbiano un vero e proprio carattere sociale e assistenziale, garantendo sussidio ai lavoratori dipendenti e ai loro familiari.

I fringe benefit, inoltre, risultano più vantaggiosi dei premi in denaro. Mentre per questi ultimi è previsto uno sconto del 5% sull’imposta sostitutiva ai fini IRPEF, per i fringe benefit è prevista la totale esenzione fiscale e contributiva, entro la soglia dei mille o dei 2 mila euro. Si tratta di un beneficio che giova, dal punto di vista fiscale e previdenziale, anche ai datori di lavoro, che possono contare sull’integrale deducibilità dei relativi costi.

Come abbiamo anticipato, il valore dei fringe benefit può estendersi fino a 2 mila euro per i lavoratori con figli a carico. Per usufruire della maggiorazione, tuttavia, gli interessati dovranno provare il possesso di tale requisito, indicando al datore il codice fiscale del figlio o dei figli.

Nel caso di due genitori, entrambi lavoratori dipendenti con almeno un figlio a carico, la detassazione può estendersi fino a 4 mila euro. Tale limite di esenzione si applica, infine, anche nelle ipotesi dei lavoratori che non possono usufruire della detrazione per i figli a carico perché percettori di Assegno Unico e Universale.

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