Esiste una città dove tutti gli anni allestiscono il Mercatino “a gratis”, ovvero dove si comprano articoli senza pagare.
Un’idea che sta spopolando e per molteplici ragioni; innanzitutto col rincaro dei prezzi di ogni bene e servizio le persone faticano sempre di più ad arrivare a fine mese.
Spesso si rinuncia in un primo momento alla pizza al ristorante, poi ad un vestito nuovo, infine si compra di meno al supermercato e in alcuni casi le persone non riescono più nemmeno a comprare i medicinali.
Iniziative come quelle del mercatino in cui si compra senza denaro offrono ovviamente un “sospiro di sollievo” per tante famiglie in difficoltà, ma i vantaggi sono anche inerenti alla sostenibilità ambientale, perché si va a riutilizzare oggetti e a riciclare, riducendo l’impatto della creazione di nuovi prodotti.
Non siamo in un piccolo paesino di provincia, bensì in una grande metropoli: il Baratto Market, così si chiama, si svolge tutti gli anni a Milano.
È ritenuto “il più grande swap party di Italia”, ed è a tutti gli effetti l’unico mercatino dove le persone acquistano dei prodotti ma non tirano fuori un euro. Il mercato viene allestito tutti gli anni al Tempio del Futuro Perduto, dalla Fabbrica del Vapore, tutte le domeniche; quest’anno partirà esattamente il 4 febbraio, e durerà fino all’inizio di agosto. Gli orari di accesso al pubblico sono dalle 11.00 alle 19.00.
L’ente organizzatore è l’associazione “Tempio Libero Perduto” e per partecipare a questa iniziativa bisogna per prima cosa iscriversi alla stessa. Poi per quanto riguarda le regole si tratta di un funzionamento molto semplice: si lascia un oggetto e se ne prende un altro.
In pratica chi va a questo mercatino può lasciare fino a 20 articoli a sua scelta, oggetti che non usa più, di qualsiasi genere: libri, vestiti, giochi, vinili eccetera, e per ogni oggetto riceve un gettone. Con questo gettone può “acquistare” qualcosa che è esposto all’interno del mercatino.
Un vero baratto che permette di scambiare oggetti che sono usati ma che possono essere apprezzati da altri, e con cui si può ricevere in cambio qualcosa che interessa. Un’idea geniale e molto costruttiva, perfetta per sensibilizzare tutti al non-spreco e al riutilizzo delle cose. Sembra strano che sia proprio Milano a ospitare questa iniziativa, una città associata alla ricchezza e opulenza, concetto però che forse ormai fa parte di una società che non esiste più.
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