Legge+104%2C+il+lavoratore+caregiver+pu%C3%B2+rifiutare+il+trasferimento+di+sede%3F+La+verit%C3%A0+%C3%A8+questa
gazzettapmiit
/2024/02/04/legge-104-il-lavoratore-caregiver-puo-rifiutare-il-trasferimento-di-sede-la-verita-e-questa/amp/
Lavoro

Legge 104, il lavoratore caregiver può rifiutare il trasferimento di sede? La verità è questa

Published by
Valentina Trogu

La Legge 104 aiuta il caregiver a prendersi cura di un familiare con disabilità grave. Consente di rifiutare il trasferimento in altra sede di lavoro?

Un disabile con patologia invalidante, un lavoratore che assiste la persona con handicap e un datore di lavoro che vuole trasferire il dipendente in altra sede. Chi avrà la meglio?

Si può rifiutare un trasferimento? (Informazioneoggi.it)

Prendersi cura di una persona disabile richiede un grande sforzo e una bontà d’animo non indifferente. La figura del caregiver riveste un ruolo molto importante ma spesso i datori di lavoro non lo riconoscono adeguatamente. Sono costretti a concedere i permessi di tre giorni al mese o i congedi straordinari per un periodo massimo di due anni ma spesso riescono ad imporre un trasferimento con la minaccia di ripercussioni.

Possono impedire al dipendente con Legge 104 di rifiutare il cambio di sede? La normativa prevede che il lavoratore non può essere trasferito da una unità produttiva all’altra a meno che il datore di lavoro dimostri la sussistenza di specifiche ragioni tecniche, organizzative e produttive. Significa che il caregiver non può sempre e comunque opporsi al trasferimento.

Trasferimento sì o no? Cosa dice la Legge 104

Il comma cinque dell’articolo 33 della Legge 104 stabilisce il diritto per il lavoratore che assiste un familiare con disabilità grave riconosciuta di scelta della sede di lavoro più vicina alla residenza dell’assistito. La stessa norma sancisce come il datore non possa trasferire di sede il dipendente senza il suo consenso. La Cassazione ha più volte sottolineato tale diritto nelle sue sentenze annullando il licenziamento incorso per un rifiuto al trasferimento.

Trasferimento sì o no, chi vince? (Gazzettapmi.it)

C’è un caso, però, nel quale il datore di lavoro può avere la meglio. Parliamo della possibilità per l’azienda di dimostrare che la presenza del dipendente sia assolutamente necessaria presso altra sede (obbligando al trasferimento presso una sede lontana dall’assistito) oppure nella sede in cui si trova (impedendo un avvicinamento alla persona con disabilità). Quando il datore di lavoro vuole disporre un cambio di luogo di lavoro dovrà presentare prove a supporto del fatto che il trasferimento sia necessario per ragioni tecniche, organizzative e produttive.

Qualora il trasferimento risultasse legittimo e indispensabile allora il dipendente non potrà opporsi e in caso di rifiuto non motivato da valide ragioni il datore di lavoro potrà procedere con il licenziamento giustificato. Un’incompatibilità della permanenza del caregiver nella sede di lavoro, ad esempio, può obbligare al trasferimento. La direttiva generale, dunque, non vuole pendere né dalla parte del caregiver né da quella del datore di lavoro. In un’ottica di bilanciamento tra interessi opposti l’esito dipenderà dalle circostanze.

Valentina Trogu

Giornalista pubblicista, Web content writer, scrittrice e mediatrice familiare. Laureata in sociologia-analisi delle politiche sociali. Mi occupo della stesura di articoli toccando varie tematiche tra cui economia, salute, tecnologia, attualità. In questo modo posso coltivare la mia passione per la scrittura e cercare di rendere fruibili le informazioni ad un maggior numero di persone.

Recent Posts

Non hai diritto alla pensione? Ecco due fantastiche misure alternative che assicurano fino a 1.500 euro al mese

Il nostro ordinamento prevede due indennità che permettono di ottenere una rendita certa anche a…

2 mesi ago

Esenzione bollo auto: le regole d’oro per ottenerla subito e risparmiare tantissimi soldi

La legge consente ad alcune categorie di persone di non pagare il bollo auto. Scopriamo…

3 mesi ago

Furgoni e veicoli commerciali: quali opportunità con il noleggio a lungo termine?

Il long rent continua a crescere in Italia, soprattutto per quello che riguarda quella percentuale…

3 mesi ago

Venti anni di contributi sono sufficienti per la pensione anticipata: a quali condizioni?

Bastano venti anni per il pensionamento anticipato di tre anni rispetto la pensione di vecchiaia.…

3 mesi ago

Bonus figli studenti, come fare domanda di contributo e quanti soldi si otterranno

I genitori hanno tante spese da affrontare per i figli. Possono ammortizzarle grazie a Bonus…

3 mesi ago

Pensione più alta anche con arretrati, ha sbagliato l’INPS? La verità inaspettata

Assegno pensione più alto del solito, si tratta di un errore dell'INPS o di un…

4 mesi ago