C’è un importante novità che caratterizzerà il 2024, che ha a che fare con i controlli del fisco: ora finiscono sotto la lente anche contenuti social.
Come anticipato dal Viceministro dell’economia Maurizio Leo, con lo scopo di scovare gli evasori fiscali, si utilizzerà lo strumento del Redditometro. Questo meccanismo serve ad individuare il tenore di vita delle persone e a confrontarlo con i beni effettivamente dichiarati.
Per compiere quest’operazione, il Fisco passerà al setaccio anche i post sui social, che serviranno a misurare il tenore di vita dei cittadini. Per il momento il meccanismo non è ancora stato attuato, ma si tratta di anticipazioni fornite dal Viceministro Leo. Scopriamo come faranno a controllare i post sui social.
Milioni di Italiani ogni giorno utilizzano i social network per pubblicare post e condividere informazioni. Finora i social network sono stato uno strumento di condivisione e confronto tra varie comunità di persone. Ma a quanto pare, all’orizzonte sembra esserci un’importante novità che trasformerebbe i profili social degli utenti in uno strumento per controllare il tenore di vita dei contribuenti.
Ad effettuare controlli sarebbe il fisco, che potrebbe in questo modo individuare più facilmente gli evasori confrontando i redditi e il patrimonio dichiarati, con le attività svolte durante l’anno.
Ad esempio, una persona che accede ad importanti aiuti sociali, come ad esempio l’Assegno di inclusione, che sui social posta le foto di una vacanza alle Maldive, potrebbe essere un contribuente che ha un tenore di vita decisamente sopra la media.
È anche vero però che sui social molte persone ostentano più di quello che possiedono realmente. Capita spesso infatti che content creator o semplicemente utenti noleggino supercar o facciano foto che però non corrispondono ad attività realmente vissute. Insomma, sui social c’è un bel po’ di ostentazione anche di ciò che non si possiede: come farà il fisco a distinguere il vero dal falso?
C’è poi un’altra questione molto più delicata che riguarda le leggi sulla privacy. Anche se il Viceministro Leo ha affermato: “Abbiamo iniziato a ragionare col Garante della Privacy e da parte loro c’è assoluta disponibilità, ferma restando la tutela dei dati personali.”
Ma c’è anche una bella notizia che riguarda il tema delle sanzioni. Le novità potrebbero essere introdotte con un decreto atteso per febbraio 2024, che avrebbero lo scopo di “evitare che il contribuente sia esposto ad un carico sanzionatorio così pesante, che lo induca necessariamente al contenzioso.”
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