A partire dal nuovo anno c’è una nuova misura che si sostituisce il reddito di cittadinanza: l’assegno di inclusione 2024.
Come preannunciato dal Governo Meloni, a partire dal nuovo anno, potremmo dire addio al Reddito di cittadinanza. Il sussidio sarà sostituito dall’Assegno di inclusione che è un supporto economico e professionale, indirizzato in favore di determinate categorie di cittadini.
Per percepire l’assegno di inclusione è necessario rinnovare gli indicatori ISEE. Grazie alla nuova attestazione l’INPS, sarà in grado di calcolare l’importo esatto da erogare ad ogni beneficiario. Entro quando è necessario rinnovare l’ISEE per scongiurare di perdere l’assegno di inclusione.
Secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale 154 del 2023, per presentare la domanda di assegno di inclusione è necessario rinnovare l’indicatore ISEE. L’istanza deve essere presentata tra gennaio e febbraio 2024. Pertanto vuol dire che entro la fine del mese di febbraio è possibile raccogliere tutti i documenti necessari all’elaborazione dell’ISEE.
Dunque, entro il 29 febbraio 2024 dovrà essere rinnovata l’attestazione. Tuttavia, è importante capire qual è valore di questo documento e se è davvero così necessario rinnovarlo. In realtà, non esiste una risposta che vada bene per tutti: dipende dalla situazione economica del nucleo familiare e dei periodi presi in considerazione.
Giacché l’indicatore ISEE fotografa la situazione economica e reddituale di un nucleo familiare, riferita ai due anni precedenti, il documento 2024 farà riferimento al 2022. Tuttavia, se nel corso del 2023 la situazione economica del nucleo è peggiorata in maniera significativa, conviene chiedere l’ISEE corrente.
Tale documento ha una validità di 6 mesi e permette di fotografare la situazione in corso, riuscendo ad accedere a benefici che altrimenti sarebbero preclusi.
Ad ogni modo, coloro che non hanno rinnovato l’indicatore ISEE, non riceveranno la mensilità di marzo 2024 e l’assegno di inclusione risulterà sospeso. La situazione potrà essere risolta in un unico modo: chiedendo il rilascio di una nuova attestazione ISEE. Solo così sarà possibile sbloccare il pagamento. In tal caso, l’INPS effettuerà una nuova valutazione dei requisiti, procedendo al ricalcolo dell’importo in base alle indicazioni del momento.
Quando avviene il rilascio del nuovo indicatore ISEE è possibile che si sia verificato un cambiamento nello Stato della domanda. In alcuni casi infatti potrebbe verificarsi la decadenza dell’assegno di inclusione, quando c’è un oggettivo miglioramento della condizione reddituale e patrimoniale del richiedente. Questa circostanza fa automaticamente perdere i requisiti che danno accesso alla misura.
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