L’Agenzia delle Entrate ha specificato quali sono i codici tributo da inserire nell’F24 Elide ai fini della restituzione del contributo a fondo perduto. Ecco tutte le istruzioni.
Attraverso la risoluzione n.9/E del 29 gennaio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha reso noti i nuovi tre nuovi codici tributo che devono essere utilizzati da coloro che volontariamente decideranno di rendere il contributo a fondo perduto erogato ma non dovuto.
Si tratta del contributo previsto, per il 2023, per colmare il taglio della detrazione fiscale dal 110% al 90%, per i lavori di ristrutturazione relativi all’abitazione principale.
Tutti i contribuenti interessati all’agevolazione hanno dovuto presentare domanda tra il 2 ottobre 2023 e il 31 ottobre 2023. In particolare, potevano beneficiarne coloro in possesso dei seguenti requisiti:
Il sussidio è stato corrisposto nella misura del 10% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 ottobre 2023. In ogni caso, il contributo non poteva essere superiore a 9.600 euro.
Quali sono le modalità per la restituzione del contributo a fondo perduto stabilite dall’Agenzia delle Entrate? Scopriamolo.
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L’Agenzia delle Entrate ha specificato che gli importi da restituire a titolo di contributo a fondo perduto non dovuto, oltre ai relativi interessi e sanzioni, vanno versate allo Stato in base alle modalità fissate dall‘art. 17 del Decreto Legislativo n. 241 del 9 luglio 1997.
Per evitare problemi, gli interessati potranno restituire volontariamente le somme, tramite il ravvedimento operoso. In tal caso, saranno applicate le riduzioni stabilite dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 472 del 17 dicembre 1997.
Ai fini della restituzione volontaria del contributo ricevuto, degli interessi e delle sanzioni, tuttavia, i contribuenti dovranno trascrivere i seguenti codici nel modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” (cd. F24 Elide):
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Alla sezione “Contribuente“, inoltre, dovranno essere indicati il codice fiscale e i dati anagrafici di colui che provvede al versamento.
Nella sezione “Erario ed altro“, invece, si dovranno compilare il campo “tipo“, inserendo la lettera “R“, e i campi “elementi identificativi” e “codice“, indicando nessun valore e uno dei tre codici tributo.
Nel riquadro “anno di riferimento“, infine, dovrà essere specificato l’anno in cui il contributo è stato riconosciuto, nel formato “AAAA“, e in quello “importi a debito versati” la somma del contributo, degli interessi o delle sanzioni che vanno restituiti, in base al codice tributo indicato.
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