Da aprile 2024 entreranno in vigore numerosi cambiamenti sui ticket sanitari, e forse non saranno vantaggiosi per tutti.
Tra le novità inerenti il comparto sanità, e soprattutto dei ticket da pagare per ricevere le prestazioni, c’è anche l’introduzione di nuovi esami, visite e tipologie di trattamenti e al contempo l’eliminazione di prestazioni diagnostiche e terapeutiche ritenute obsolete.
Ma cambiano anche le tariffe, e questo sconvolge letteralmente la situazione che era in essere fino ad oggi. Il cambiamento è arrivato tramite l’accordo Stato-Regioni, ampiamente discusso e atteso fin dal 2017.
In sostanza, si è data una “rinfrescata” alle definizioni dei livelli essenziali di assistenza, delle visite e degli screening, così come a quelle degli interventi chirurgici e a tutto ciò che viene inserito nel SSN.
La revisione dei L.E.A, cioè dei Livelli Essenziali di Assistenza, era divenuta ormai assolutamente imprescindibile. Fino ad oggi ogni Regione aveva classificato le migliaia di tipologie di esami, aggiungendone sempre di nuovi e creando anche confusione.
Grazie al nuovo accordo, da aprile 2024 entrerà in vigore un tariffario completamente nuovo delle prestazioni ambulatoriali ma soprattutto avrà valenza unica a livello nazionale. Questo significa, in sostanza, che tutte le Regini dovranno adeguare il tariffario secondo le indicazioni a livello nazionale. Ciò si tradurrà automaticamente in aumenti, ma non in tutti i casi.
Insieme a questa epocale novità c’è da segnalare che alcuni nuovi esami e trattamenti sono stati introdotti a livello nazionale, e parliamo ad esempio di:
Anche i medici di base, nelle loro ricette e prescrizioni, avranno l’obbligo di descriverle in maniera più approfondita e meno generica.
Ma cosa cambia per quanto riguarda il ticket sanitario? Il prezzo, senza dubbio. Oggi per effettuare lo stesso esame diagnostico, per fare un esempio, si possono pagare 20 euro in una Regione e fino a 40 euro in un’altra. Dal 1 aprile tutte le Regioni dovranno applicare lo stesso prezzo, deciso appunto a livello nazionale. Solo che questo sarà leggermente più alto delle cifre più basse del momento.
Questo significa, sempre per fare un esempio pratico, che se un Elettrocardiogramma costava dagli 11 ai 16 euro, dal 1 aprile costerà 11,6 euro, con un ribasso del -3.9% rispetto alla media.
Di contro, se una visita generica specialistica costava dai 12.9 euro ai 18 euro, dal 1 aprile passerà a 16,2 euro, con un incremento medio del 15.3%. Naturalmente, qualche cittadino ci guadagnerà, perché andrà a spendere di meno, e altri invece a causa dei nuovi tariffari vedranno il costo della prestazione alzarsi.
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