È possibile sostituire lo zucchero con altre tipologie di dolcificanti? In commercio ci sono varie soluzioni, ma l’eritritolo ha degli effetti straordinari.
L’eritritolo è un edulcorante e, in particolare, un dolcificante di origine naturale derivante dalla fermentazione degli zuccheri vegetali.
Pur essendo meno dolce del tradizionale zucchero, viene spesso utilizzato come suo sostituto, perché è praticamente privo di calorie.
Fa parte della categoria dei polioli, usati per la preparazione di numerosi prodotti, come caramelle, chewingum, prodotti da forno dietetici. Dal 2015, inoltre, può essere impiegato anche come esaltatore di sapidità nelle bevande rinfrescanti light.
L’eritritolo appartiene al gruppo dei polioli e, di norma, viene specificato sulle etichette con la sigla E 968. Pur essendo un prodotto sicuro va, tuttavia, assunto con cautela. Quali sono le linee guida europee per l’utilizzo di tale sostanza?
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Gli edulcoranti possono essere una valida soluzione per coloro che intendono seguire una dieta priva di zuccheri.
Assicurano un gusto dolce, pur avendo zero calorie e, per questo, alcuni di essi, come l’eritritolo, vengono venduti anche singolarmente, come sostituti del comune saccarosio. In tal caso, gli esperti consigliano di sostituire 100 gr di zucchero con 130 gr di eritritolo.
Essendo, tuttavia, un additivo, anche questa sostanza è soggetta a una revisione periodica da parte dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). Nel dettaglio, dagli studi è emerso che l’eritritolo potrebbe causare degli effetti lassativi. Ad esempio, per un soggetto di 60 kg, tali conseguenze si avrebbero con una quantità pari o superiore a 30 g di edulcorante, mentre, per un bambino di 30 kg, la quantità sarebbe di 15 g.
È, però, difficile capire quanto eritritolo possa essere utilizzato quotidianamente perché, al riguardo, non ci sono limitazioni. I prodotti che potrebbero causare maggiori problemi sono quelli da panetteria e i gelati. Per questo motivo, i possibili effetti lassativi devono essere ben specificati in etichetta.
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L’EFSA ha, inoltre, indagato sulla possibile correlazione tra il consumo di eritritolo e l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Da uno studio pubblicato a febbraio 2023 sulla rivista Nature Medicine, compiuto su pazienti colpiti da malattie cardiovascolari o ad alto rischio, è emerso che l’eritritolo potrebbe incrementare il rischio di infarti e ictus.
Non è, però, ancora chiaro se la causa di tali effetti nocivi sia l’eritritolo oppure se esso possa essere solo un indice di comportamenti errati (ad esempio, uno stile di vita scorretto) che sono i veri fattori di rischio.
In ogni caso, le Linee Guida per una sana alimentazione del Crea-Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione raccomandano di evitare l’assunzione edulcoranti ai bambini fino a 3 anni e alle donne durante la gravidanza e l’allattamento.
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