Andare in bicicletta può far guadagnare fino a 300 euro all’anno, cash, in soldini, dritti nel portafoglio, ecco perché.
Si moltiplicano in tutta Italia le iniziative volte a far abbandonare l’auto: non parliamo (o non solo) delle “città 30”, ma di progetti che coinvolgono i lavoratori-cittadini-studenti e che stanno riscuotendo sempre più successo.
Ormai d’altronde si sa, la guerra alle auto è iniziata, in nome dell’ambiente, del portafogli e della salute. E se è possibile coniugare mobilità, sostenibilità e benessere, perché non aderire? Ecco quali sono le novità del momento e come funzionano i progetti di incentivi.
Da quando nel 2015 una piccola cittadina toscana, Massarosa, ideò il “bonus bici”, sono aumentate iniziative di questo genere a livello esponenziale.
Tante città, oggi, e soprattutto partnership tra Comuni, aziende e negozi, promuovono l’uso della bicicletta, e in cambio elargiscono denaro e/o buoni sconto. I nomi delle iniziative variano da città a città, e possiamo trovare progetti come “Vivi in bici”, “Bogia” o “Bike to work”, attivi rispettivamente a Grosseto, in Piemonte e in Emilia Romagna.
In generale, funziona così: chi utilizza la bicicletta per andare al lavoro o a scuola riceve 25 centesimi a chilometro percorso; si guadagna circa 30 euro al mese, che in fondo all’anno diventano anche più di 300. Inoltre alcune aziende premiano i “lavoratori-biker” virtuosi con premi extra che vanno dai 20 ai 50 euro. In alternativa, a seconda del progetto in corso, si possono ottenere buoni spesa da usare in negozi aderenti.
Ovviamente esistono anche dei paletti e restrizioni; ad esempio, il percorso lavoro-casa-lavoro deve essere monitorato da un’app che registra il numero di chilometri e l’utente deve percorrere la strada più breve. Non valgono le passeggiate in bicicletta durante i weekend.
I vantaggi di questo tipo di iniziative sono facilmente intuibili: meno inquinamento, maggior salute e benessere di chi va in bicicletta e (giurano le aziende) maggior produttività al lavoro.
Sono davvero tante le città che stanno promuovendo progetti del genere: l’ultima delle 16 in Italia è Bergamo, e al momento sono attivi “bonus bici” a Torino, Modena, Bologna, Bari, Foggia, Pescara, Massarosa (Lucca), e molte altre. Paradossalmente al Sud (dove il clima è più mite e andare in bicicletta è sicuramente più agevole anche in inverno) non esistono ancora progetti attivi. Ma probabilmente l’onda dell’entusiasmo travolgerà anche le Regini più reticenti.
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