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Curiosità

La tua stufa a pellet o a legna è a norma? I due trucchi infallibili per scoprirlo

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Antonia Festa

Chi possiede una stufa a pellet o a legna deve accertarsi che sia a norma, per evitare pericoli e sanzioni. Esistono due metodi per verificarlo.

Con il rincaro dei prezzi dell’energia e del gas, molte famiglie hanno deciso di affidarsi alle stufe a pellet o a quelle a legna, per affrontare l’inverno senza rischiare di rinunciare al riscaldamento.

Quando una stufa a pellet o a legna è a norma? (gazzettapmi.it)

Ma questi impianti devono essere a norma e devono rispettare determinate caratteristiche.

Per scoprire se possono essere messi in funzione, senza rischiare danni a cose o persone o l’irrigazione di pesanti sanzioni, bisogna, innanzitutto, controllare quante stelle ha la stufa, cioè a quale classe ambientale appartiene.

Le classi sono specificate nel Decreto Ministeriale n. 186 del 2017 e vanno da 1 a 5 (un po’ come avviene per le classi energetiche).

Per mezzo di tale meccanismo, viene accertata la classe ambientale; maggiori sono le stelle, maggiore è l’efficienza dell’intero impianto.

Quando una stufa a pellet o a legna può essere accesa senza pericoli?

Se non si ha la possibilità di verificare le stelle della propria stufa a pellet o a legna, si ricorrere al cd. Certificato Ambientale che, per legge, va rilasciato dal produttore.

La stufa può entrare in funzione solo se a norma (gazzettapmi.it)

Per gli impianti più vecchi, invece, ossia quelli con più di 15 anni di età, potrebbero sorgere dei problemi, a causa dell’assenza del Certificato Ambientale. Di conseguenza, la stufa è da considerare non a norma e non potrà essere utilizzata. Bisogna, infatti, dimostrare il possesso di almeno 3 stelle, per evitare di causare pericoli o di subire delle sanzioni.

Ci sono, tuttavia, delle specifiche deroghe a tale principio, al cui ricorrere è consentito usare la stufa a pellet o a gas, anche se sprovvista delle stelle e del Certificato Ambientale.

In particolare, fino al 15 ottobre 2024, è possibile continuare a utilizzare:

  • gli impianti con un rendimento energetico corrispondente almeno al 75%, se alimentati a legna, e all’85%, se alimentati a pellet. Le stufe, tuttavia, dovranno avere la regolare dichiarazione di conformità;
  • gli impianti che costituiscono l’unico mezzo di riscaldamento della casa.

Potranno rimanere accesi, al ricorrere di specifiche condizioni, anche:

  • gli impianti con una potenza al focolare fino a 10 kW, che vengono usati solo in modo saltuario per scopi ricreativi;
  • gli impianti storici e datati, installati presso edifici che sono oggetto di tutela, ai sensi del D.lgs. n. 42/2004;
  • le stufe ad accumulo progettate in base alla normativa UNI EN 15544 in opera, in quanto non certificabili.

Se non ricorrono tali requisiti, la stufa non potrà essere considerata a norma è, di conseguenza, sarà inutilizzabile.

Antonia Festa

Sono una giurista, grande appassionata del mondo classico, di letteratura, politica, musica, teatro e cinema, divoratrice di serie TV. Sono socia di una compagnia di teatro amatoriale e ho curato la sezione 'Intrattenimento' per un giornale online, recensendo film e spettacoli televisivi e teatrali. Attualmente, lavoro come web content writer, occupandomi soprattutto di temi di natura previdenziale ed economica, che mi permettono di coltivare e approfondire il mio interesse per il diritto.

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