L’APE Sociale sarà un ricordo per molti addetti ai lavori gravosi. La platea dei beneficiari si restringe. Scopriamo quali categorie rimangono ammesse.
La Legge di Bilancio 2024 ha modificato l’APE Sociale su due aspetti. Significherà per tanti lavoratori dover rinunciare al pensionamento anticipato. Vediamo come è cambiata la misura.
L’APE Sociale è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024 insieme ad Opzione Donna e a Quota 103. Tutte e tre le misure sono state modificate. Ad avere la peggio Quota 103 con l’introduzione del sistema contributivo, l’allungamento delle finestre di decorrenza e il limite di quattro volte il minimo. Opzione Donna ha visto aumentare di un anno il requisito anagrafico arrivando a 61 anni di età per le donne senza figli, 60 anni per le lavoratrici con un figlio e 59 anni per le donne con due o più figli.
Poi c’è l’APE Sociale, l’indennità che accompagna fino alla pensione di vecchiaia. Non permette di avere un assegno superiore a 1.500 euro, non include la tredicesima e si rivolge unicamente a quattro categorie di cittadini. Parliamo dei lavoratori con invalidità minima del 74%, dei disoccupati, dei caregiver da almeno sei mesi e degli addetti ai lavori gravosi.
In pensione con l’APE Sociale, quali sono i lavori gravosi ammessi
Chi appartiene ad una delle quattro categorie citate potrà andare in pensione nel 2024 al compimento dei 63 anni e cinque mesi di età e avendo maturato 30 anni di contributi o 36 per gli addetti alle mansioni gravose. Questi ultimo dovranno, nello specifico, aver svolto attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere difficile e rischioso lo svolgimento continuativo da minimo sette anni negli ultimi dieci oppure da almeno sei anni negli ultimi sette.
Le lavoratrici potranno ridurre i requisiti contributivi di dodici mesi a figlio per un massimo di due anni. Ma quali sono questi lavori gravosi?
- Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici,
- conciatori di pelli e pellicce,
- conduttori di gru e macchinati mobili per la perforazione nelle costruzioni,
- conduttori di camion e mezzi pesanti,
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante,
- addetti all’assistenza personale di soggetti in condizioni di non autosufficienza,
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro su turni,
- insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori dell’asilo nido,
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia,
- facchini, addetti allo spostamento merci e simili,
- pescatori della pesca costiera, in alto mare, in acqua interne, soci di cooperative o dipendenti,
- operai dell’agricoltura, della pesca, della zootecnica,
- operatori ecologici e raccoglitori/separatori di rifiuti,
- marittimi imbarcati e personale viaggiante dei trasporti marini e in acqua interne,
- lavoratori di settore siderurgico di prima e seconda fusione, lavoratori del vetro addetti ai lavori ad alte temperature.