Quali sono i dati che è essenziale individuare nella propria busta paga e come vanno a toccare lo stipendio netto? Facciamo chiarezza.
Come valutare correttamente l’importo netto dello stipendio? Questa è la domanda che non di rado si pongono i lavoratori dipendenti, dopo aver ricevuto la busta paga mensile. Vi è una relazione tra lo stipendio nel suo valore netto e le ore effettivamente lavorate, ma qual è il riflesso concreto nelle tasche del dipendente?
Di seguito daremo alcune indicazioni chiave al fine di comprendere quale sarà l’importo finale dello stipendio mensile, al netto e al lordo della tassazione. Le ore lavorate ovviamente incidono sul calcolo, sia come effettive sia come ore utilizzate per i conteggi previdenziali e retributivi. Il punto di partenza, in ogni caso, è rappresentato dalla busta paga.
Capire come funziona il meccanismo di calcolo dello stipendio netto in rapporto alle ore di lavoro del proprio contratto rileva ad es. nel caso in cui si stia valutando l’opzione di passare dal tempo pieno a quello parziale, oppure viceversa.
Ebbene, la retribuzione lorda mensile scaturisce:
In sostanza, le informazioni chiave in busta paga ai fini del corretto calcolo dello dello stipendio netto, sono quelle sulle somme trattenute al lavoratore sia ai fini fiscali (per pagarle direttamente all’Erario) che a quelli previdenziali (per finanziare di fatto la futura pensione). Ma non solo: a spiccare per il calcolo del netto è il cd. calendario presenze, vale a dire il riassunto del numero di ore lavorate e di assenza dal lavoro, come pure quelle dei permessi e ferie.
Da notare poi che lo stipendio netto mensile del dipendente potrà essere innalzato – oltre ovviamente da eventuali ore di straordinario (che sono d’importo maggiorato rispetto alle ore di lavoro ordinarie) – ad es. dalle diarie per missioni all’estero o dai cd. rimborsi a pié di lista (ovvero la soluzione per l’indennizzo delle spese sostenute dai lavoratori in trasferta come vitto e alloggio).
Ma l’importo dello stipendio netto salirà anche per la presenza di agevolazioni IRPEF come l’esonero contributivo straordinario sul lavoro dipendente.
E rimarchiamo infine che, onde calcolare lo stipendio netto, sarà sempre essenziale considerare le trattenute effettuate, ovvero contributi INPS a carico del lavoratore dipendente, trattenute IRPEF e addizionali regionali e comunali. Mentre informazioni come quelle sulla RAL e sul relativo scaglione IRPEF, saranno essenziali a capire quale sarà la variazione effettiva dello stipendio netto a seguito del passaggio da full time a part time e viceversa.
Ecco allora che tutti questi dati si rivelano utili a comprendere come potrebbe cambiare la propria retribuzione netta, in base all’orario di lavoro. Di essi il lavoratore dipendente potrà comunque chiedere delucidazioni e dettagli all’ufficio risorse umane dell’azienda in cui lavora.
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