È da molto tempo che esperti della salute e della nutrizione dibattono sui benefici o meno del consumo di vino.
Ogni specialista ha detto la sua, inquadrando la bevanda ottenuta dall’uva in diverse ottiche. L’amante del vino, che ricordiamo è presente nella Dieta Mediterranea che tutti ci invidiano, è sicuramente entrato in confusione, perché alcuni esperti lo demonizzano, mentre altri ne elencano gli effetti benefici.
Dove sta la verità allora? Si può bere del vino ai pasti? Se sì, quanto? E quand’è che invece fa male? Sono tante le domande e non esiste una risposta univoca, perché ovviamente la salute di ogni persona è a sé. Però un recente studio ha finalmente messo a tacere chi considera il vino come un “veleno” a prescindere.
Quando parliamo di consumo di vino ci si riferisce ovviamente a un’abitudine moderata. Il vino, così come tutti gli alimenti o bevande comunque, può portare a dipendenza o a deviazioni comportamentali. Ma ciò si verifica in soggetti fragili o che hanno determinate problematiche che devono sì essere considerate ma che non possono servire come standard per i soggetti sani.
In sintesi, sono moltissime le persone che bevono qualche bicchiere di vino a tavola e non diventano alcolizzate. Il consumo moderato di vino, dunque, è stato oggetto di ampi studi, e recentemente ne è stato pubblicato uno sul Journal of the American College of Cardiology.
Secondo gli esperti che l’hanno redatto, il vino rosso consumato appunto moderatamente può apportare benefici al sistema cardiocircolatorio, e se il soggetto vive in modo sano anche sotto tutti gli altri punti di vista può godersi il “nettare degli dei” senza il timore di ammalarsi o avere danni di qualche tipo.
Finalmente la scienza ha riconosciuto i benefici di una bevanda che, se prodotta in maniera corretta e con uve di qualità, non può che fare bene alla salute. E all’umore, aggiungiamo.
Gli stessi esperti indicano la dose corretta, ovvero 1 bicchiere per le donne e 2 al massimo per gli uomini, Questo ci dà un’idea di cosa significhi “consumo moderato”, ma è anche vero che persino in questo caso possono subentrare moltissime variabili.
Non è detto che l’organismo particolare di una donna non riesca a gestire bene anche 2 bicchieri, così come non è detto che tutti gli uomini tollerino bene questa quantità. A seconda del momento, la persona può non riuscire a smaltire la quantità dell’alcol o al contrario se si sta bene si può anche aggiungere un po’ di vino in più. Tutto sta nella capacità singola di conoscere e ascoltare il proprio corpo e ovviamente di agire con responsabilità.
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