Hai+ricevuto+una+lettera+di+licenziamento%3F+Niente+panico%2C+hai+a+disposizione+una+serie+di+tutele
gazzettapmiit
/2024/01/26/hai-ricevuto-una-lettera-di-licenziamento-niente-panico-hai-a-disposizione-una-serie-di-tutele/amp/
Lavoro

Hai ricevuto una lettera di licenziamento? Niente panico, hai a disposizione una serie di tutele

Published by
Antonia Festa

Non tutti sanno che è possibile contestare una lettera di licenziamento. Si può riottenere il posto di lavoro? Scopriamolo.

Ricevere una lettera di licenziamento potrebbe creare una situazione di forte panico e incertezza.

Cosa fare in seguito a una lettera di licenziamento? (gazzettapmi.it)

La normativa italiana, tuttavia, concede al lavoratore la possibilità di opporsi al provvedimento dell’azienda. Il primo passo da compiere è inviare, entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione, una lettera di contestazione del licenziamento al datore di lavoro.

La contestazione può essere formulata anche in maniera generica, cioè non deve necessariamente contenere le ragioni di opposizione o le prove a favore del dipendente. La dichiarazione può essere inviata tramite raccomandata A/R oppure tramite Pec.

Successivamente, il lavoratore interessato può scegliere il tentativo della conciliazione oppure avviare una causa. La prima opzione è quella più opportuna nel caso in cui si voglia il solo risarcimento; la seconda, invece, è obbligatoria se il datore di lavoro non è intenzionato a sentire le ragioni del lavoratore.

Come ci si può difendere da una lettera di licenziamento? Le strade principali sono due

Se il lavoratore prova che il licenziamento è illegittimo, può ottenere un risarcimento e, solo in specifiche e rare ipotesi, la reintegra sul posto.

Contestazione lettera di licenziamento (gazzettapmi.it)

La restituzione del posto di lavoro si verifica solo in caso di:

  • licenziamento verbale;
  • licenziamento discriminatorio;
  • licenziamento ritorsivo;
  • licenziamento disciplinare, se il fatto non è stato commesso;
  • licenziamento per ragioni economiche, basato su circostanze non veritiere;
  • licenziamento durante il periodo di maternità;
  • licenziamento tra la pubblicazione del matrimonio e l’anno successivo.

Se non ricorrono tali circostanze, si può ottenere solo il risarcimento del danno, il cui importo corrisponde a due mensilità dell’ultima retribuzione per ciascun anno di servizio. Per le piccole imprese, invece, la cifra è pari a una sola mensilità. In ogni caso, il risarcimento non può mai essere inferiore a sei mensilità o maggiore di trentasei.

Quando è possibile, è sempre preferibile tentare la via della conciliazione con il proprio datore di lavoro, attraverso la negoziazione assistita con il proprio avvocato o il tentativo di conciliazione, presso l’Ispettorato territoriale del Lavoro. In entrambi i casi, si è ugualmente salvaguardati da una tutela adeguata, ma si evita di ricorrere in Tribunale.

Se, però, la conciliazione non produce gli effetti sperati o come sua alternativa, si può adire il giudice. Il ricorso deve essere depositato entro 180 giorni dall’invio della contestazione del licenziamento. Inizia, così, il giudizio vero e proprio.

È opportuno, infine, specificare che l’onere della prova spetta al datore di lavoro, che ha l’obbligo di dimostrare le cause legittime che giustificano il licenziamento.

Antonia Festa

Sono una giurista, grande appassionata del mondo classico, di letteratura, politica, musica, teatro e cinema, divoratrice di serie TV. Sono socia di una compagnia di teatro amatoriale e ho curato la sezione 'Intrattenimento' per un giornale online, recensendo film e spettacoli televisivi e teatrali. Attualmente, lavoro come web content writer, occupandomi soprattutto di temi di natura previdenziale ed economica, che mi permettono di coltivare e approfondire il mio interesse per il diritto.

Recent Posts

Non hai diritto alla pensione? Ecco due fantastiche misure alternative che assicurano fino a 1.500 euro al mese

Il nostro ordinamento prevede due indennità che permettono di ottenere una rendita certa anche a…

2 mesi ago

Esenzione bollo auto: le regole d’oro per ottenerla subito e risparmiare tantissimi soldi

La legge consente ad alcune categorie di persone di non pagare il bollo auto. Scopriamo…

3 mesi ago

Furgoni e veicoli commerciali: quali opportunità con il noleggio a lungo termine?

Il long rent continua a crescere in Italia, soprattutto per quello che riguarda quella percentuale…

3 mesi ago

Venti anni di contributi sono sufficienti per la pensione anticipata: a quali condizioni?

Bastano venti anni per il pensionamento anticipato di tre anni rispetto la pensione di vecchiaia.…

3 mesi ago

Bonus figli studenti, come fare domanda di contributo e quanti soldi si otterranno

I genitori hanno tante spese da affrontare per i figli. Possono ammortizzarle grazie a Bonus…

3 mesi ago

Pensione più alta anche con arretrati, ha sbagliato l’INPS? La verità inaspettata

Assegno pensione più alto del solito, si tratta di un errore dell'INPS o di un…

4 mesi ago