I cittadini possono comprare una prima casa approfittando dei benefici fiscali concessi dal Bonus per l’acquisto di un immobile. Quanto si deve aspettare per la vendita?
I contribuenti che hanno utilizzato il Bonus prima casa si chiedono se è un loro diritto poter rivendere l’immobile prima di cinque anni o se devono pagare delle sanzioni.
Il Bonus prima casa è una misura pensata per chi compra casa da una società o da un privato. Permette di approfittare dell’IVA ridotta al 4% a cui si aggiungono le imposte di registro, ipotecaria, catastale del valore di 200 euro ciascuna nel primo caso e dell’imposta di registro al 2% nel secondo caso. Un aiuto che permette di risparmiare soldi nel momento in cui si decide di comprare un’abitazione ma che pone delle condizioni.
L’immobile non dovrà essere di lusso e dovrà essere situato nel Comune di residenza dell’acquirente o in cui lavora. Il richiedente non dovrà possedere altre case nel Comune dove si trova l’immobile o aver usufruito già del Bonus casa. Arriviamo all’ultima condizione. L’acquirente non potrà rivendere l’abitazione prima che passino cinque anni dal rogito.
La normativa è chiara, in caso di vendita prima dei cinque anni dal rogito avendo usufruito del Bonus casa l’agevolazione fiscale decadrà. Significa che il cittadino dovrà pagare al Fisco la differenza tra le imposte ridotte che ha versato al momento del rogito e quelle dovute senza usufruire del beneficio. In più la vendita anticipata comporta il pagamento di una sanzione pari al 30% della differenza stessa.
C’è un modo per evitare di dover restituire soldi per decadenza del beneficio. La condizione è che entro un anno dalla vendita della casa si proceda con l’acquisto di un’altra abitazione da adibire ad immobile principale. Questa nuova casa dovrà rispettare tutti i requisiti di accesso al Bonus. In base ad una sentenza della Cassazione il secondo acquisto potrà avvenire anche come donazione.
E se il cittadino non volesse o potesse comprare un altro immobile? L’unica strada sarebbe quella di presentare un’istanza all’Agenzia delle Entrate entro l’anno dalla vendita in cui dichiara l’intenzione di non voler riacquistare una casa e richiede nuovamente la liquidazione dell’imposta. Agendo in questo modo si eviterà il pagamento delle sanzioni ma non della differenza tra imposte corrisposte e quelle dovute senza Bonus casa né degli interessi. L’ultima alternativa è il ravvedimento operoso per ridurre l’importo delle sanzioni da corrispondere.
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