State valutando la donazione di un immobile? Dovete conoscere ogni dettaglio dell’atto di liberalità per evitare di commettere errori.
Costi, spese notarili, usucapione, sono molti i fattori da approfondire quando si parla della donazione di un immobile. Serve una pratica guida per muoversi con destrezza in questo mondo incentrato sull’atto di liberalità.
Ogni persona è libera di donare un bene ad un’altra persona senza pretendere nulla in cambio. Una macchina, un’attività, una casa, una collana, tutto può essere donato ad un soggetto indipendentemente dalla parentela. Affinché la donazione vada a buon fine, però, sarà necessario che chi riceve il bene lo accetti e che si rispettino precise regole e procedure.
A disciplinare le donazioni è il Codice Civile. L’immobile da donare può essere una casa, un appartamento o alloggio, una villa, un terreno edificabile oppure agricolo. Condizione necessaria è che il bene sia reale ed esista già. Promettere una donazione di qualcosa che si avrà in futuro non ha alcun valore. Inoltre sono esenti dalla possibilità di donare i minorenni, gli incapaci naturali e gli interdetti/inabilitati. Queste le prime indicazioni generali, ora entriamo nei dettagli.
Ci sono due tipi di donazione, diretta e indiretta. Nel primo caso un soggetto regala l’immobile ad un altro soggetto. Nel secondo caso pur non essendoci donazione diretta l’atto produce ugualmente l’effetto donativo come nel caso in cui, ad esempio, un genitore compra una casa e la intesta al figlio.
Le clausole di una donazione possono essere, poi, sospensive (al verificarsi di una condizione allora il bene verrà regalato), risolutive (la donazione perde efficacia al verificarsi di una circostanza) e con onere aggiuntive (la donazione prevede l’onere di mantenere qualcuno). Una volta decisa la modalità di donazione occorrerà rivolgersi ad un notaio e firmare l’atto in presenza di due testimoni. Il professionista procederà con i dovuti controlli e richiederà i documenti necessari per redigere il contratto.
Dopo la redazione si passerà alla trascrizione e così il bene sarà ufficialmente di proprietà del beneficiario. Volendo evitare le spese notarili si può pensare di procedere con la donazione indiretta oppure tramite usucapione ossia l’acquisto gratuito di una proprietà per l’utilizzo costante nel tempo. Chi ha un bene e l’utilizza nessuno può chiederlo indietro e con il passare degli anni ne diventa proprietario. Infine, ricordiamo che oltre le eventuali spese notarili occorre tener conto delle tasse da pagare sulla donazione (solitamente pagate da chi dona) ma solo se si supera una determinata franchigia.
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