Nuove opportunità con l’asta relativa a due BTP indicizzati all’inflazione europea. Le caratteristiche e il comunicato del MEF.
Nuove opportunità di investimento grazie a quanto reso noto recentemente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Infatti giovedì 25 gennaio sarà compiuta l’asta di due BTP indicizzati all’andamento dell’inflazione europea.
Di seguito faremo in sintesi il punto ed indicheremo le principali informazioni utili ai potenziali investitori.
BTP indicizzati all’inflazione europea con scadenza maggio 2029 e maggio 2039: le schede
Come accennato, di riferimento è il comunicato ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze (con il calendario per le operazioni di sottoscrizione), con cui sono stati comunicati i dettagli dei nuovi buoni del tesoro pluriennali che saranno disponibili per l’asta del 25 gennaio.
Per quanto riguarda i BTP maggio 2029 in asta, questi sono i dati chiave:
- Tranche: nona
- Emissione: 26 aprile 2023
- Scadenza: 15 maggio 2029
- Cedola annuale: 1,5%
- Codice ISIN: IT0005543803
- Ammontare nominale dell’emissione: da un minimo di 500 milioni a un massimo di un miliardo di euro
Importo asta supplementare: 150 milioni di euro - data di regolamento: 30 gennaio 2024
Per quanto riguarda invece, i BTP maggio 2029 in asta, questi sono i dati chiave:
- Tranche: seconda
- Emissione: 15 maggio 2023
- Scadenza: 15 maggio 2039
- Cedola annuale: 2,4%
- Codice ISIN: IT0005547812
- Ammontare nominale dell’emissione: da un minimo di 750 milioni a un massimo di 1,5 miliardi di euro
Importo asta supplementare: 225 milioni di euro - Data di regolamento: 30 gennaio 2024
Nel comunicato del MEF si precisa altresì che possono partecipare all’asta soltanto gli operatori “Specialisti in titoli di Stato”, individuati ai sensi dell’art. 23 del Decreto Ministeriale n. 216 del 22 dicembre 2009, nonché gli “Aspiranti Specialisti”, ai sensi degli articoli 5 e 6 del Decreto Dirigenziale n. 993039 dell’11 novembre 2011.
BTP indicizzati all’inflazione europea, i vantaggi per gli investitori
Di fatto si tratta di titoli di Stato emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano per finanziare il debito pubblico. Da notare che i BTP hanno scadenze più lunghe rispetto ad altri titoli di Stato, come i BOT.
Essendo indicizzati, il loro valore nominale sarà variabile in dipendenza dall’andamento dell’inflazione europea. In altre parole, ciò aiuta a proteggere gli investitori dall’erosione del potere d’acquisto prodotta dall’inflazione. E’ in gioco il meccanismo dell’asta in quanto il paese emette i titoli con questo meccanismo attraverso cui gli gli investitori offrono il prezzo a cui sono disposti a comprare i titoli.
Inoltre, gli investitori partecipano a dette aste offrendo prezzi competitivi per comprare i titoli, e sanno da subito che il rendimento effettivo sarà condizionato dalle variazioni dell’inflazione europea nel corso del tempo.
Ricordiamo infine che nel comunicato del MEF si precisa che il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell’asta marginale, con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all’interno degli intervalli di emissione di cui allo stesso comunicato.