Molte famiglie percepiscono il reddito di inclusione e l’Assegno Unico, due misure che però si muovono diversamente.
Come sappiamo l’Assegno Unico è una erogazione che spetta a tutti i nuclei familiari con figli a carico, ed è erogata indipendentemente dal reddito: ovvero non spetta solo a chi ha difficoltà economiche ma a tutti.
Il reddito di inclusione, che ha preso il posto dell’ex RDC, è assegnato solamente a chi ha un ISEE molto basso e altre problematiche nel nucleo familiare, come presenza di over 65 e/o disabili. Fino ad oggi, i percettori del reddito di inclusione ricevevano nella PostePay anche l’Assegno Unico.
Ma cosa succede se il reddito non spetta più? Come deve fare un cittadino a ricevere l’Assegno Unico? Ecco che INPS con un messaggio ufficiale ha chiarito i dubbi.
Può capitare che, con l’elaborazione del nuovo ISEE, alcuni nuclei familiari non abbiano più diritto al reddito di inclusione, ma che siano invece beneficiari dell’Assegno Unico, il cui unico requisito è quello di avere figli sotto i 21 anni.
Ecco che proprio nei primi 3 mesi di questo 2024 potrebbero crearsi delle situazioni per cui i cittadini non riceveranno più nella PostePay l’Assegno Unico, perché il reddito di inclusione non verrà rinnovato. Questo perché le due misure di supporto economico e welfare sono comunque diverse, anche se cumulabili, e perché solamente a chi percepisce l’ex Rdc riceve l’assegno unico sulla PostePay.
L’INPS allora ha ritenuto opportuno avvisare tutti gli interessati, in modo che adottino le misure atte a continuare a ricevere l’Assegno Unico, anche se c’è lo stop al reddito di inclusione.
Dal 1 gennaio 2024, la mensilità spettante di Assegno Unico continuerà ad essere caricata sulla PostePay anche se la misura è terminata. Questo solo fino al mese di febbraio.
Dal mese di marzo 2024, dunque, anche se spetta l’Assegno Unico non verrà erogato più dall’INPS. La condizione rimarrà in questo stato fino a che i soggetti interessati non aggiorneranno la propria posizione. Vale a dire che dovranno ovviamente preparare il nuovo ISEE e la DSU, e poi dovranno anche fare una nuova domanda per ottenere l’Assegno Unico. Infatti questo verrà versato sul conto corrente del richiedente, una volta accertati i documenti. C’è da dire però che INPS provvederà a pagare anche eventuali arretrati, non appena la pratica sarà di nuovo in regola.
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