Conti correnti, le spese aumentano specialmente per quelli tradizionali. L’analisi e i numeri di Bankitalia evidenziano la situazione.
I conti correnti rappresentano una voce di spesa non troppo gradita dai cittadini italiani. Su questo tema sono recentemente giunti gli aggiornamenti della Banca d’Italia a fare il punto della situazione – confermando quanto ci si attendeva. I costi dei conti infatti salgono e vanno a pesare sul bilancio delle famiglie, insieme a tutte le altre spese gonfiate per via dell’andamento dell’inflazione.
Il carovita, dunque, si abbatte anche sui conti correnti, con cifre che ben riassumono una situazione che sta diventando insostenibile per le finanze di non poche persone. Oggi il costo di un c/c tocca quota 104 euro annui, addirittura superando l’ascesa inflazionistica. Anzi, la nota associazione Codacons ha recentemente denunciato che la spesa per la gestione di un conto corrente è aumentata in 5 anni del +31%, a fronte di una inflazione, nello stesso periodo, del +11,6%. Secondo l’associazione, dunque, si tratta di una crescita ingiustificata.
Vediamo qualche ulteriore dettaglio dell’analisi di Bankitalia relativa alle spese di conto corrente relative al 2022.
Ogni anno, conti correnti più costosi. Secondo Bankitalia, una famiglia tipo verserà in media quasi dieci euro in più per conservare il proprio conto corrente in banca. Costi di gestione che fanno storcere il naso a non pochi correntisti e che, di fatto, alimentano il variegato mercato delle offerte delle banche operanti sul territorio nazionale.
Bankitalia fa altresì notare che non si tratta del primo aumento degli ultimi anni. Anzi è parecchio tempo ormai che la variazione delle spese fisse ha sempre il segno ‘+’. I canoni (comprese le commissioni fisse) determinano oggi un costo annuo pari in media a circa 73 euro (ovvero il 70%della spesa di gestione di un conto).
Ma ad aumentare sono altresì le spese variabili, sia per effetto della maggiore attività della clientela sia per l’incremento dei costi delle operazioni. Le spese variabili spingono ad un aumento complessivo quantificato in media sui 31 euro (corrispondente al 30% del costo complessivo del conto). Ricordiamo che tra le spese variabili troviamo ad es. i bonifici, gli assegni e i prelievi. Ecco perché il costo annuo arriva a toccare i citati 104 euro a famiglia.
A differenza di quelli tradizionali, i conti correnti postali crescono meno e si attestano sui 59,6 euro contro i 58 euro annuali del dato precedente, mentre l’aumento della spesa dei conti correnti online è stata pari a soli +0,7 euro, per un importo annuo pari a 33,7 euro. I conti online costano poco meno di 34 euro all’anno.
Si tratta di forti differenze rispetto ai dati dei conti tradizionali che si spiegano con il divario di costi legati alla gestione dei c/c classici. Per questo non stupisce la percentuale di persone che si è spostata o si sta spostando verso queste tipologie di conto corrente.
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