Opzione Donna nel 2024, meno lavoratrici potranno andare in pensione

Molte lavoratrici rimarranno fuori dalla nuova Opzione Donna. Un requisito impedirà l’accesso alla pensione ritardando il momento del meritato riposo. 

Per quanto sia stata una misura dibattuta, Opzione Donna è uno scivolo che tante lavoratrici hanno apprezzato negli anni passati. Altre vorrebbero utilizzarlo nel 2024 ma non sarà loro concesso. Vediamo qual è il motivo.

Opzione Donna 2024, come cambia
Il nuovo requisito per Opzione Donna che lascerà fuori molte lavoratrici (Gazzettapmi.it)

Cosa sappiamo di Opzione Donna? Dal 2004, anno di entrata in vigore della prima Opzione Donna la misura ha subito dei cambiamenti importanti. La modifica maggiore con la legge di Bilancio 2023 quando si è ridotta notevolmente la platea delle beneficiarie. Non più tutte la lavoratrici a raggiungimento di determinati requisiti anagrafici e contributivi bensì solo quattro categorie.

Le invalide dal 74% in poi, le caregiver che assistono i familiari disabili gravi da almeno sei mesi e le disoccupate/impiegate in aziende in stato di crisi. In tanti avevano sperato che la Manovra 2024 ritornasse alle vecchie condizioni ma ciò non è accaduto. Al contrario si è ristretta nuovamente la platea per l’inasprimento di un requisito.

Opzione Donna 2024: com’è cambiato lo scivolo di pensionamento anticipato

Nel 2023 potevano andare in pensione le lavoratrici appartenenti alle quattro categorie citate al compimento dei 60 anni se senza figli, dei 59 anni con un figlio e dei 58 anni con due o più figli. Nel 2024, invece, l’uscita sarà concessa a 61 anni senza figli, 60 anni con un figlio e 59 anni con due figli (o se disoccupate/impiegate in aziende in stato di crisi indipendentemente dai figli).

Opzione Donna per le lavoratrici nel 2024
Meno lavoratrici hanno accesso a Opzione Donna (Gazzettapmi.it)

Un anno di lavoro in più, dunque, che diminuisce il numero delle lavoratrici che potranno andare in pensione nel 2024. Il requisito contributivo, invece, non è variato. Il pensionamento rimane raggiungibile con 35 anni di contributi versati. Una puntualizzazione su Opzione Donna. Potranno ancora andare in pensione con un anno di anticipo coloro che hanno maturato in tempo i vecchi requisiti grazie alla cristallizzazione del diritto. Inoltre la misura rimane una possibilità per tutte le lavoratrici avendo raggiunto le condizioni vigenti prima del 2023 in tempo.

Rimane per tutte l’obbligo di calcolo dell’assegno con sistema contributivo pur avendo maturato contributi prima del 1996. Significa dover accettare un taglio pensionistico di importo variabile in base a quanti contributi si erano versati al 31 dicembre 1995. La stima è di una riduzione compresa tra il 10 e il 30%. Nel 2024 c’è un’altra misura che ha introdotto la regola del sistema di calcolo contributivo per tutti, anche per chi sarebbe rientrato nel sistema misto. Parliamo di Quota 1013, altro scivolo meno conveniente e con paletti più stringenti per l’anno in corso.

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