Il Bonus Disabili è una misura volta ad aiutare le famiglie che hanno componenti gravemente malati, ma non spetta a tutti.
In questi giorni stanno arrivando comunicazioni alle famiglie che avevano presentato la domanda per il bonus, e in alcuni casi INPS procederà all’erogazione di quanto spettante. Si tratta però di versamenti inerenti alle richieste pervenute nel 2022, mentre per i richiedenti che hanno inviato la domanda nel 2023 le cose sono un po’ diverse.
Infatti le erogazioni in arrivo riguardano degli arretrati che risalgono a 2 anni fa. Coloro che hanno presentato le domande dal 1 febbraio al 31 marzo 2023 potrebbero non avere la stessa fortuna. Vediamo meglio qual è la situazione.
INPS sta erogando alcuni arretrati che spettavano ai richiedenti il bonus, ma si tratta di pratiche risalenti al 2022.
Il Bonus può arrivare fino a 500 euro mensili, ed è destinato ai genitori di figli che hanno una disabilità accertata dall’INPS stesso superiore al 60%. Oltre alla disabilità del figlio, erano richiesti altri parametri per l’accettazione delle domande, ovvero:
Per controllare se ci sono soldi in arrivo, gli interessati possono controllare direttamente il proprio profilo sulla piattaforma MyInps.
Di recente infatti l’Istituto di Previdenza ha sbloccato e approvato alcuni pagamenti, sia per le passate richieste che per quelle inoltrate durante il 2023. Purtroppo però sono arrivate molte segnalazioni di utenti che, nonostante l’approvazione da parte di INPS, non riceveranno i soldi, perché i fondi sono ancora bloccati.
Il Bonus Disabili, infatti, è a rischio perché se il Governo non approva l’investimento di nuove risorse l’Istituto di Previdenza non potrà soddisfare tutte le domande, né quelle passate né quelle attuali. Infatti le domande presentate fino a marzo 2023 sono già in parte state accettate ma “con riserva”.
Al momento dunque la piattaforma per inoltrare nuove domande è bloccata in attesa dei provvedimenti del Governo. Chi avesse difficoltà ad accedere al sito INPS o a comprendere le modalità per controllare lo stato della domanda può comunque rivolgersi a un patronato o al Caf, portando tutta la documentazione necessaria.
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