L’impennata dei casi di Covid spaventa la comunità scientifica e il Governo è pronto a mettere in atto anche misure limitative della libertà.
Il Governo e le Regioni sono al lavoro per la stesura del nuovo Piano pandemico 2024-2028.
Il documento è stato redatto sulla base delle raccomandazioni dell’OMS e in collaborazione con gli istituti scientifici che hanno avuto un ruolo chiave nella lotta alla pandemia. In esso sono contenute tutte le misure per tutelare la popolazione dinanzi a una nuova emergenza pandemica.
In tal senso, gli obiettivi del Piano sono:
Ma quali sono i principali strumenti per rafforzare la tutela collettiva? Scopriamolo.
Il Piano pandemico si riferisce a diversi ambiti di attività, coinvolti nel contrasto e contenimento della diffusione di una nuova pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria.
Innanzitutto, sarà necessario rafforzare i Dipartimenti di prevenzioni delle ASL e, in particolare, i laboratori di virologia e microbiologia e diffondere campagne di sensibilizzazione sulle vaccinazioni. La lotta alla malattia è, infatti, possibile soltanto grazie ai vaccini, che consentono di proteggere non solo i singoli ma l’intera comunità e, in particolare, i soggetti fragili.
Potranno essere adottati anche interventi non farmacologici, come il distanziamento fisico, la limitazione degli spostamenti e degli assembramenti e l’utilizzo delle mascherine.
Fondamentale sarà non essere impreparati a nuove emergenze e, dunque, bisognerà formare personale sanitario competente e, allo stesso tempo, predisporre nuovi piani di assunzioni, per incrementare la forza lavoro a disposizione.
Come già accaduto, purtroppo, nel 2020, per evitare la rapida diffusione del contagio, il Governo potrà limitare la libertà personale della popolazione. Le epidemie, infatti, costituiscono una circostanza emergenziale, che compromettendo la salute dei singoli e l’esistenza dell’intera comunità, esigono che le istituzioni adottino tutte le soluzioni adeguate a ridurre i rischi. E tale obiettivo può essere perseguito anche limitando alcuni diritti e libertà fondamentali.
In altre parole, per ragioni di tutela della salute pubblica, possono essere introdotti strumenti limitativi.
Nella fase del contenimento della pandemia, dunque, verranno adottate misure come l’isolamento dei malati, la quarantena dei contatti, i test diagnostici, la chiusura delle scuole e delle attività lavorative non essenziali, il distanziamento sociale, la limitazione degli assembramenti e l’obbligo di permanenza a casa.
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