Mangiare pesce fa bene sì o no? Gli studi scientifici sono oggi avanzati e tolgono ogni dubbio. Scopriamo la verità.
Sulla dieta mediterranea si registrano oggi opinioni contrastanti e, insieme a chi è favorevole e ne elenca i benefici per l’organismo, c’è invece chi sostiene non sia la migliore sulla piazza. L’abbondante presenza di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, noci e semi la caratterizza, ma anche il consumo di olio d’oliva, pollame e latticini è presente. Il pesce altresì ne fa parte.
Proprio dell’alimentazione tramite pesce vogliamo parlare di seguito: quali benefici effettivi apporta all’essere umano? E’ vero che mangiare prodotti ittici fa bene al cuore e previene l’insorgenza di malattie cardiache? Facciamo chiarezza.
Rispondiamo subito con un sì: il pesce è un alimento famoso per essere salutare per il cuore, grazie alla presenza di nutrienti benefici per il sistema cardiovascolare. Lo dicono le più aggiornate ricerche scientifiche e, in particolare, il pesce si distingue per essere una fonte chiave di:
Essi contribuiscono alla salute cardiovascolare e, in particolare, gli omega-3 presenti negli oli di pesce come l’olio di salmone, sono collegati a un sensibile calo del rischio di malattie cardiache, anche potenzialmente letali per l’uomo. Anche il tonno e la trota sono assai ricchi di acidi grassi omega-3 e hanno il pregio di ridurre l’infiammazione, abbassare i livelli di trigliceridi nel sangue e migliorare la funzione delle arterie.
Mentre le proteine magre si rivelano determinanti per la costruzione e il ripristino dei tessuti muscolari. Mangiare pesce fa bene anche perché si può così abbassare l’apporto di grassi saturi rispetto a carni rosse e prodotti lattiero-caseari ad elevata concentrazione di grassi. E l’organismo ringrazierà perché si ridurrà il rischio di accumulo di placche nelle arterie.
Non solo. Prediligere la dieta mediterranea, e dunque il consumo di pesce (rispetto alla carne) può favorire la salute umana sotto vari punti di vista, diminuendo le probabilità di ictus, aritmie cardiache, diabete di tipo 2 e altre patologie croniche e deleterie per l’organismo.
Prediligere il pesce non fritto, variare e scegliere – ove possibile – il pesce selvatico e non di allevamento. Per questa via sarà infatti possibile ingerire un alimento con un profilo nutrizionale migliore. Come detto, la salute ne beneficerà, tanto che l’assiduo consumo di pesce è associato ad una maggiore longevità e a una migliore qualità della vita.
Ricordiamo infine che tuttavia lo stato di salute complessivo sarà legato anche ad altri fattori, tra cui genetica, stile di vita e tipologia di alimenti assunti, oltre al pesce. In caso di dubbi sulla miglior dieta sarà preferibile rivolgersi ad uno specialista.
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