Il curriculum è il biglietto da visita per ottenere un lavoro ma spesso non si sa quali competenze indicare all’interno.
Con l’avvento degli strumenti digitali il curriculum vitae è passato in secondo piano. In realtà, rappresenta ancora oggi un valido biglietto da visita da presentare quando si cerca un lavoro.
Però, deve essere chiaro, ordinato e contenere all’interno le informazioni nelle giuste sezioni, evidenziando le competenze per aiutare il CV a essere davvero efficace e facendo comprendere al selezionatore che siamo la persona che sta cercando.
Scopriamo come deve essere la sezione “competenze” di un curriculum ma soprattutto cosa deve contenere.
Curriculum vitae: ecco quali tipi di competenze inserire
Mettere in evidenza le proprie competenze valorizzerà e renderà il curriculum più interessante agli occhi dei selezionatori. Tuttavia, sono molti a commettere un grande errore: inserire in una unica sezione competenze diverse. In questo modo, si crea confusione e il CV sarà sicuramente cestinato.
Quindi, è necessaria una precisazione molto importante: esistono diverse competenze e ciascuno dovrà essere inserita in una apposita sezione. Ma quando si parla di competenze cosa si intende nello specifico?
Le competenze sono le capacità e i valori che un candidato può portare in un’azienda, arricchendo non solo il luogo di lavoro ma anche il gruppo con cui si troverà a lavorare.
In pratica, è ciò che una persona “sa fare”, ovvero i compiti che è in grado di svolgere grazie sia alla formazione e alle conoscenze acquisite nel tempo sia alle caratteristiche personali e alla propria indole.
Le competenze da inserire in un curriculum vitae sono le seguenti:
- tecniche, o “hard skills”;
- personali, o “soft skills”;
- informatiche e digitali;
- linguistiche.
Le competenze tecniche sono quelle professionali, quindi caratterizzano le abilità proprie di ogni lavoro. Queste si acquistano durante il percorso scolastico, un corso professionalizzante, di specializzazione oppure sul posto di lavoro. Insomma, sono le competenze proprie del mestiere che si andrà a svolgere.
Invece, le competenze personali sono tutte quelle abilità che non riguarda una specifica mansione, ma riconducibili alla propria personalità e al modo di rapportarsi verso le situazioni o le altre persone. Insomma, strettamente connesse alla propria natura e attitudine. In sintesi, sono quelle:
- relazioni e sociali: empatia, capacità di lavorare in team, gentilezza, lealtà, orientamento al cliente, collaborazione, ecc.;
- comunicative: capacità di parlare in pubblico, ascolto attivo, abilità di sintesi, negoziazione, comunicazione efficace, ecc.;
- organizzative e gestionali: rispetto delle scadenze, gestione del tempo, rispetto delle procedure, gestione dell’agenda, organizzazione, ecc.
Una sezione apposita meritano le competenze informatiche e digitali, che negli anni sono sempre più richieste a prescindere dalla tipologia di lavoro. Ecco le competenze informatiche che dovrebbero essere inserite nel CV:
- Google: Gmail, Google Drive, Google Calendar, Google Sheets, Google Docs;
- Microsoft Office: Word, Excel, PowerPoint, Outlook, OneDrive;
- Strumenti di posta elettronica;
- App per gestire i task: Trello;
- Videocall: Google Meet, Skype;
- Messaggistica istantanea: Whatsapp, Telegram;
- Software di editing di immagini (Canva);
- Software di programmazione post (Postpickr).
Infine, anche le competenze linguistiche devono essere inserite nel CV. Per ogni lingua dovrà essere indicata la preparazione: C2: madrelingua; C1: avanzato; B2: intermedio – avanzato; B1: intermedio; A2: principiante; A1: elementare.
Una precisazione riguardo alle ultime tre competenze: bisogna essere il più sinceri possibile per evitare di fare una brutta figura in caso di domande più approfondite.