Il 2023 è stato l’anno d’oro dei BOT, che hanno assicurato rendimenti da capogiro agli investitori. Quali sono le previsioni per il nuovo anno?
I BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) hanno raggiunto, in soli due anni, dei rendimenti pari al 4%, diventando un’ottima alternativa per i risparmiatori che vogliono investire i propri soldi in maniera sicura.
Ma cosa accadrà nel 2024? Secondo le previsioni, è difficile che si riescano a mantenere gli stessi rendimenti per tutto l’anno, anche perché la BCE taglierà il costo del denaro, dopo il raggiungimento dei massimi livelli. Prima del taglio dei tassi, tuttavia, i rendimenti dei BOT continueranno a essere elevati e convenienti.
Tale ipotesi è sorretta da un dato molto importante: la prima asta. Il primo BOT emesso nel 2024, ISIN IT0005580003 e scadenza 14 gennaio 2025, ha ottenuto un rendimento del 3,442%. Si tratta di un guadagno inferiore rispetto a quello dell’ultima asta BOT del 2023, ma che rimane comunque elevato.
Si presume che anche per le prossime aste vengano registrati tali rendimenti. Una vera e propria rivoluzione, infatti, potrebbe esserci solo in seguito a eventuali comunicazioni da parte della BCE sulle tempistiche della riduzione dei tassi di riferimento. Al momento non ci sono indicazioni ufficiali e, dunque, almeno per primi mesi del 2024, i rendimenti dei BOT non dovrebbero soffrire eccessivi ribassi.
Quali garanzie offrono i BOT per il nuovo anno? Il parere degli esperti
Sarà ancora conveniente investire in Buoni Ordinari del Tesoro?
Ovviamente, se caleranno i rendimenti, i guadagni saranno inferiori, ma tali prodotti continueranno a essere vantaggiosi, anche se equiparati ad altri strumenti, come i conti deposito.
Se, inoltre, dalle previsioni si evince che i rendimenti saranno instabili per tutti i titoli di Stato, bisognerà cercare dei metodi per mettere al riparo i propri risparmi ed evitare perdite consistenti. Per garantirsi la massima sicurezza, bisognerà inserire nel portafoglio dei titoli con scadenze molto brevi.
Mentre i BTP con durata minore sono quelli a 3 anni, i Buoni Ordinari del Tesoro hanno scadenze semestrali oppure annuali. Di conseguenza, questi ultimi sono in grado di offrire agli investitori una maggiore garanzia e stabilità, anche se i rendimenti saranno inferiori a quelli dello scorso anno.
Ecco spiegato perché, per gli esperti, nonostante le notizie dalla BCE non siano confortanti, i BOT saranno un prodotto sul quale puntare anche per il 2024. Per rimanere aggiornati, consigliamo a tutti gli interessati si salvare le date delle aste BOT 2024, per non perdere le occasioni più convenienti.