Tra i tanti bonus che possiamo sfruttare c’è anche il bonus verde, ma forse molti non lo conoscono; si tratta invece di un’ottima opportunità.
Come si può immaginare dal nome, il bonus riguarda gli spazi verdi, e dunque prati e giardini ma anche terrazzi. Questo bonus tra l’altro nasce diversi anni fa, e di volta in volta è stato prorogato. Si potranno dunque beneficiare degli sgravi fiscali fino a tutto il 2024.
Un’ulteriore buona notizia è che il bonus verde è una misura a sé, nel senso che gli interventi oggetto di benefit non devono essere legati necessariamente alla ristrutturazione della casa.
I lavori su cui si potrà chiedere il bonus devono rispondere ovviamente a determinati requisiti. Ecco cosa prevede la Legge.
Chi ha un grande giardino, ma anche un terrazzo o uno spazio verde sa che la manutenzione di queste aree è spesso onerosa. Per fortuna grazie al bonus verde si potranno detrarre parte delle spese effettuate per lavori straordinari.
Il bonus consiste nella detrazione, infatti, del 36% di quanto speso, fino a un massimo di 1800 euro, perché il tetto di spesa è calcolato in massimo 5 mila euro. Gli importi verranno detratti nelle modalità già conosciute per altri bonus, ovvero in rate uguali in 10 anni, dalla dichiarazione dei redditi.
Questo bonus è stato rinnovato perché rientra negli incentivi “green”. I lavori ammessi alla detrazione del bonus verde devono però essere straordinari e rientrare nella sistemazione e realizzazione di:
Quindi chi ha un giardino o ampio terrazzo può trasformarlo in un’oasi verde e sostenibile, apportando modifiche importanti. Il Bonus, tra l’altro, copre anche le spese (seppur sempre nei limiti citati prima) per la progettazione degli spazi e per la mano d’opera dei professionisti. Il bonus è richiedibile dai cittadini privati e anche da realtà che intendono utilizzarlo per ristrutturare giardini e/o terrazzi di rilevanza storica.
Per comprendere meglio la natura dei lavori che si possono portare in detrazione, riportiamo ciò che è stato pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 9/2022:
Il contribuente può rivolgersi a fornitori diversi per l’acquisto degli alberi, piante, arbusti, cespugli, specie vegetali e per la realizzazione dell’intervento, fermo restando che l’agevolazione spetta a condizione, come detto, che l’intervento di riqualificazione dell’area verde sia complessivo e ricomprenda anche le prestazioni necessarie alla sua realizzazione.
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