Dal 26 gennaio scatteranno i primi pagamenti dell’Assegno di Inclusione. Quanto riceveranno i percettori della misura e su quale carta?
Sono settimane di fermento per l’arrivo dell’Assegno di Inclusione, il nuovo sussidio economico che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. Solo alcuni cittadini potranno riceverlo dal 26 gennaio, gli altri dovranno attendere la fine di febbraio.
Dal 18 dicembre 2023 è possibile inoltrare domanda di Assegno di Inclusione. Beneficiari del nuovo trattamento sono i componenti di nuclei con minori, over 60, invalidi e le famiglie in condizioni di svantaggio sociale. Chi ha presentato l’istanza entro il 7 gennaio 2024 riceverà il primo pagamento dal 26 gennaio 2024. Un sms avviserà che la Carta di Inclusione è pronta per essere ritirata presso un Ufficio Postale, completa della prima ricarica. I ritardatari, invece, riceveranno il sussidio a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda o meglio della sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale.
Ricordiamo, infatti, che la firma del PAD contemporaneamente o successivamente all’invio della domanda è necessaria per poter ottenere il primo versamento. Ma a quanto ammonta l’importo erogato? L’INPS ha svelato le cifre che presto verranno versate sulla Carta di Inclusione. Si tratta di somme che in alcuni casi superano quelle corrisposte per il Reddito di Cittadinanza.
L’importo medio dell’Assegno di Inclusione sarà più alto rispetto al Reddito di Cittadinanza così come la cifra massima raggiungibile a determinate condizioni. Il valore medio si attesterà sui 635 euro, circa 100 euro in più rispetto al precedente sussidio. I nuclei con disabili gravi potranno ottenere fino a 1.100/1.150 euro, una cinquantina di euro in più rispetto l’RdC.
Il limite massimo è raggiungibile dalle famiglie con reddito pari a zero, tanti componenti di cui alcuni anche disabili. E bisogna considerare che dal parametro della scala di equivalenza ai fine del calcolo vengono esclusi i membri maggiorenni occupabili. Significa che toccare i 1.100 euro sarà difficile ma l’aiuto rimane, comunque, sopra la media tenendo conto, poi, che c’è l’importo dell’Assegno Unico Universale da aggiungere.
Questo beneficio sarà erogato totalmente e non parzialmente come l’RdC ma bisognerà farne domanda, il versamento non scatterà in automatico agli ex percettori di Reddito di Cittadinanza. In più, i maggiorenni occupabili possono richiedere il Supporto per la Formazione e il Lavoro e sommare altri 350 euro da spendere per corsi di formazione.
Concludendo, gli ex percettori di RdC riceveranno importi più alti rispetto al passato se invieranno domanda di Assegno di Inclusione e/o Supporto per la Formazione e il Lavoro, di Assegno Unico Universale (ricordiamo l’importanza di calcolare l’ISEE) e firmeranno il PAD.
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