È possibile aumentare l’importo delle pensioni richiedendo gli assegni familiari. Ecco come fare la domanda.
Molti conoscono la misura denominata Assegno unico e universale. Introdotto a marzo 2022 è una misura economica a sostegno delle famiglie e attribuita per ogni figlio a carico fino ai 21 anni di età. Senza limite per i figli con disabilità.
Al momento della sua introduzione sono decadute molte agevolazioni a favore delle famiglie, perché convogliate nella nuova misura. Tranne l’Assegno per il nucleo familiare che in parte è stato abrogato e in parte modificato.
Aumentare l’assegno della pensione è possibile se si richiede l’Assegno al nucleo familiare (ANF). Questa misura non è stata abolita con l’introduzione dell’Assegno unico e universale, ma ha solo modificato requisiti e condizioni per ottenerla.
Infatti, spetta ai lavoratori dipendenti e anche ai pensionati, purché questi ultimi sia iscritti alla cassa previdenziale lavoratori dipendenti. Non spetta, invece, ai lavoratori autonomi, che hanno diritto a una prestazione differente.
Molti pensionati non sanno di questa possibilità e perdono l’occasione di ottenere un importo più alto sul cedolino della pensione.
La richiesta dell’Assegno al nucleo familiare può essere effettuata dal titolare di pensione se nella famiglia è presente almeno uno tra:
Invece, non spetterà se nella famiglia è presente almeno un figlio di età inferiore ai 21 anni o un figlio con disabilità a carico.
Oltre alla composizione del nucleo familiare, un’altra condizione da tenere presente è il reddito complessivo. Questo deve essere generato per almeno il 70% dal reddito ottenuto dalla pensione su cui è richiesto l’assegno.
Ovviamente, c’è un limite di reddito entro il quale si può richiedere l’assegno familiare che varia di anno in anno. Il limite varia in base alla tipologia del nucleo familiare, al numero dei componenti e al reddito complessivo del nucleo familiare.
La domanda può essere inviata in autonomia dal sito internet dell’INPS accedendo all’apposito servizio oppure rivolgendosi a CAF e patronati. È necessario allegare una dichiarazione che attesti la composizione del nucleo familiare e i redditi percepiti.
Se una delle due voci dovesse variare, il richiedente deve darne comunicazione all’INPS entro 30 giorni.
L’Assegno familiare è erogato da luglio a giugno, l’Assegno unico decorre da marzo a febbraio dell’anno successivo. Riguardo agli arretrati: contestualmente alla domanda per richiedere l’assegno familiare è possibile chiedere anche gli arretrati fino a 5 anni prima. In questo caso va presentata una domanda distinta per ciascun periodo non goduto.
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