Se si sposta la residenza altrove sorge l’obbligo di modificare l’utenza della TARI? La legge è molto chiara, scopriamo cosa stabilisce.
La TARI è l’imposta che va versata da tutti coloro che occupano o possiedono un immobile.
Il cambio di residenza non incide automaticamente sulla tassa relativa ai rifiuti, perché, per legge, deve essere il contribuente interessato a presentare apposita richiesta per effettuare eventuali variazioni.
A tal fine, va inviata la cd. dichiarazione TARI, con la quale viene specificato su quale immobile bisogna smettere di pagare l’imposta e su quale, invece, bisogna iniziare a pagarla.
La dichiarazione TARI è obbligatoria anche perché, nonostante il cambio di residenza, la tassa va versata anche se l’immobile è rimasto vuoto; molti Comuni, tuttavia, prevedono delle agevolazioni che sono fruibili soltanto previa presentazione della dichiarazione.
Per gli immobili nuovi, invece, la dichiarazione TARI è necessaria perché permette la trasmissione di una serie di dati fondamentali per la determinazione dell’imposta (ad esempio, il numero di occupanti).
Bisogna fare molta attenzione alle date per la richiesta della cessazione della TARI sul vecchio immobile e l’apertura della nuova utenza.
Non è possibile cessare la vecchia utenza fino a quando l’immobile non è stato venduto o il contratto concluso. Di conseguenza, se si lascia la casa in anticipo, si è comunque obbligati al pagamento della TARI. In caso contrario, il Comune potrebbe avviare un accertamento.
Se si hanno due case per un determinato periodo di tempo, purtroppo, bisognerà pagare per entrambe la TARI. Per il vecchio immobile, l’obbligo rimane fino alla vendita, alla scadenza del contratto di locazione o al subentro di un altro inquilino (nel caso in cui rimanga vuoto, si possono richiedere le agevolazioni comunali).
Per la nuova casa, invece, bisognerà pagare a partire dalla data di acquisto o di inizio del contratto di locazione.
Quando, dunque, il cambio di residenza influisce sul pagamento della TARI? Se si sposta la residenza prima dell’occupazione vera e propria della casa, perché si dovrà pagare l’importo pieno a partire dalla data del cambio, a prescindere dal fatto che l’immobile sia stato effettivamente occupato o meno.
Per questo motivo, chiunque ha intenzione di trasferirsi deve prestare massima attenzione alle date degli spostamenti e della stipula di eventuali contratti di locazione, perché potrebbe essere costretto a pagare la tassa sui rifiuti anche prima di entrare in possesso dell’abitazione.
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