Il Superbonus 110% continuerà ad essere concesso per le ristrutturazioni di edifici presenti in zone sismiche. C’è di più, scopriamo i dettagli della Nota del 9 gennaio 2024.
Il Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 ha sottolineato nella Nota del 9 gennaio come per gli edifici delle zone sismiche si potrà ancora richiedere la cessione del credito e lo sconto in fattura.
Ottime notizie per chi risiede nelle zone sismiche e vuole ristrutturare casa con il Superbonus. L’aliquota rimarrà del 110% fino al 31 dicembre 2025 e si potrà richiedere non solo la detrazione ma anche la cessione del credito o lo sconto in fattura. Un’opportunità non più concessa a tutti gli altri proprietari di immobili dal 17 febbraio 2023 quando il DL 11/2023 ha cancellato la possibilità di accedere ai due vantaggi lasciando unicamente la detrazione.
I residenti nelle zone sismiche potranno, invece, avere accesso alla cessione e allo sconto per le spese effettuate per ricostruire edifici danneggiati dal sisma e resi inagibili nei Comuni per i quali il giorno 1° aprile 2009 era stato dichiarato lo stato di emergenza. Tali spese dovranno essere relative agli importi eccedenti il contributo previsto per la ricostruzione.
La Nota del Commissario Castelli specifica come il Decreto Legge 212/2023 del 29 dicembre non abbia modificato né limitato il Superbonus 110% in relazione alla possibilità di cumulare il contributo sisma con il Superbonus entro il 31 dicembre 2025 per ristrutturare gli immobili danneggiati dal sisma. In questo modo si scioglie ogni possibile dubbio sulla fruizione della misura da parte di chi risiede nelle zone sismiche.
In più, Castelli sottolinea come siano state ottimizzate le linee guida disciplinanti il doppio contributo del Sismabonus e del Superbonus in accordo con l’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo è velocizzare la ricostruzione nel biennio 2024/2025. Rimane l’aliquota del 110% e la possibilità di richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura per gli immobili danneggiati a causa degli eventi meteorologici avversi nelle zone in stato di emergenza.
Per tutti gli altri edifici non rientranti nelle zone sismiche, nel 2024 il Superbonus scende al 70% e la detrazione sarà l’unica strada perseguibile. la riduzione dell’aliquota riguarda sia gli interventi che inizieranno nel 2024 sia tutti i lavori iniziati negli anni precedenti e non terminati. Inoltre la misura non potrà più essere utilizzata per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari indipendenti e con accesso autonomo. Il 70% rimane per i condomini e le persone fisiche con immobili da due a quattro unità immobiliari accatastati distintamente.
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