La stufa a pellet riscalda tante case degli italiani. È tra le opzioni migliori per risparmiare in bolletta ma quale modello scegliere?
Il boom di vendite delle stufe a pellet si è avuto un paio di anni fa per cercare di ammortizzare i costi del riscaldamento in seguito all’impennata dal prezzo del gas. Acquistare ora una stufa a pellet rimane comunque un’ottima scelta.
Pensate sia arrivato il momento di ridurre i consumi per evitare il salasso in bolletta? State valutando l’acquisto di una stufa a pellet? L’idea è ottima dato che questo sistema di riscaldamento è molto vantaggioso. Dal 2021 le vendite sono aumentare del 28% e tante famiglie si riscaldano ormai da tre inverni riducendo l’accensione dei termosifoni.
Il costo di acquisto non è basso ma l’investimento si recupererà in poco tempo. Inoltre diverse agevolazioni hanno permesso di ammortizzare la spesa iniziale o le spese legate ai sacchi di pellet. L’IVA agevolata sulla biomassa, confermata per i primi due mesi del 2024 dalla Legge di Bilancio, è un grande incentivo all’acquisto ma occorre fare in fretta. Bisogna capire, dunque, tra i tanti modelli sul mercato quale comprare.
La scelta della stufa a pellet deve tener conto di diverse variabili come l’estetica, il rivestimento e il budget a disposizione. Il rivestimento giusto permette non solo di adattare l’impianto di riscaldamento all’arredamento della stanza ma anche di distribuire correttamente il calore per una maggiore efficienza delle prestazioni.
Il rivestimento di alta qualità permette alla stufa di rimanere in condizioni ottimali e di massimizzare l’efficienza energetica nonché il comfort termico degli ambienti. Le finiture tra cui scegliere sono numerose. Ceramica, pietra, acciaio, maiolica, vetro, ghisa, gres porcellanato. Tante opzione adattabili ad ogni stile ma occorre considerare alcune indicazioni.
La ceramica, la maiolica, la pietra e la ghisa accumulano e rilasciano calore lentamente. Significa che le stufe con questi rivestimenti continuano ad emanare calore una volta che il bruciatore viene spento. Il mattone refrattario e il cotto hanno elevate prestazioni con alta resa termica mentre la pietra ollare accumula molto più calore rispetto gli altri rivestimenti e lo rilascia gradualmente.
La ceramica e la maiolica permettono di mantenere i decori pur raggiungendo alte temperature. Il vetro richiede una maggiore pulizia se si vuole mantenere lucido e trasparente mentre la ghisa è robusta e resistente, rilascia calore anche dopo lo spegnimento e si adatta perfettamente ad uno stile rustico. L’acciaio, infine, ha come vantaggio il fatto di essere più economico e adattabile.
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