Ecco come ottenere il rimborso 730 dall’Agenzia delle Entrate se manca il sostituto d’imposta: la guida completa.
Molti contribuenti presentano il modello 730 senza sostituto d’imposta, ottenendo poi l’eventuale rimborso del credito maturato.
Tale modello non è altro che la dichiarazione dei redditi che, però, è presentata da un contribuente che non ha un datore di lavoro che si occupa delle operazioni di conguagli fiscale e di rimborsi IRPEF. Insomma, è lo stesso modello che utilizzano i lavoratori dipendenti e i pensionanti, cambiano solo le istruzioni per la sua compilazione. Tra i contribuenti che lo devono compilare ci sono: i disoccupati, le colf, le badanti e i lavoratori domestici.
730 senza sostituto d’imposta: ecco i modi per ottenere il rimborso
Ottenere il rimborso dal modello 730 senza sostituto d’imposta è molto difficile perché le tempistiche si allungano. Infatti, poiché non c’è il datore di lavoro che si occupa del conguaglio, l’eventuale rimborso è eseguito direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Di solito, la somma dovrebbe essere versata entro l’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi. Tuttavia, alcuni contribuenti potranno riscontrare dei ritardi che potrebbero anche dipendere da quando è stato trasmesso il modello 730. Oppure, a causa dell’importo.
Infatti, per i rimborsi fino a 1.000 euro era previsto l’accredito entro il 22 dicembre (eventualmente a gennaio per coloro che avevano scelto il bonifico). Invece, per i rimborsi fino a 4mila euro o per crediti derivanti da bonus edili (che hanno necessità di ulteriore documentazione) l’accredito può arrivare entro marzo 2024, tramite vaglia o bonifico
Un altro motivo di ritardo dei rimborsi 730 è la mancata indicazione delle coordinate del conto corrente bancario o postale, ovvero dell’IBAN. Questo può però essere presentato in un secondo momento accedendo all’Area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Da qui poi bisogna seguire il seguente percorso: “Servizi > Rimborsi > Comunicazione IBAN per accredito su c/c” e poi inserire il proprio IBAN bancario.
Esiste anche un altro modo per indicare l’IBAN: compilando il modello disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate e inviarlo come allegato a un messaggio di posta elettronica certificata (PEC) indirizzato alla Direzione provinciale di propria competenza. Lo stesso modello può essere consegnato anche a mano presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia, in questo caso sarà necessario allegare anche un documento di identità.
Inoltre, qualora un contribuente non avesse indicato il proprio IBAN al Fisco, il rimborso sarà erogato tramite titolo di credito emesso da Poste Italiane.
Comunque sia, in caso di mancata indicazione dell’IBAN i rimborsi arriveranno tramite assegno vidimato per posta raccomandata presso il domicilio fiscale del contribuente. Attenzione però quest’ultima opportunità è possibile solo se il contribuente è una persona fisica e l’assegno dovrà essere incassato entro 2 mesi dal ricevimento.