Il bonus pellet sarà operativo anche nel primo bimestre 2024, con una proroga ad hoc che vuole favorirne i consumi. Una sintetica guida.
Nella giungla di bonus confermati per il 2024 dall’ultima manovra è facile perdersi e, proprio per questo, si va incontro al rischio di farsi sfuggire alcune interessanti agevolazioni previste dallo Stato.
Tra queste, c’è il bonus pellet 2024, ovvero uno sconto fiscale sull’IVA che opera in veste di modifica a quanto previsto dalla legge di Stabilità 2015, testo che aveva fissato l’IVA per l’acquisto del pellet all’aliquota ordinaria.
Di seguito parleremo di questi temi, per fare luce sui potenziali beneficiari e sulle modalità di richiesta. I dettagli.
Bonus pellet 2024, come funziona? Il meccanismo
Non una novità, ma la prosecuzione di un meccanismo agevolativo già presente: infatti, il bonus pellet è stato confermato fino a fine febbraio dall’ultima manovra di bilancio. Ma in che cosa consiste esattamente il beneficio? Ebbene, le istituzioni hanno confermato la riduzione dell’aliquota IVA dal 22% al 10%, gravante su chi compra combustibile green. Pertanto non bisogna fare confusione, poiché il bonus si applica all’acquisto del combustibile e non delle stufe a pellet.
La finalità della riconferma del bonus pellet è intuibile, ovvero dare un supporto economico ai cittadini che hanno a che fare con il rincaro dell’energia e, al contempo, sollecitare all’utilizzo di fonti di energia non inquinanti come quelle tradizionali.
L’agevolazione si applicherà a tutti i cittadini che acquisteranno pellet, indipendentemente dal reddito, e varrà in automatico al momento dell’acquisto. Pertanto non sarà necessario fare una domanda ad hoc, perché sarà il prezzo finale ad essere ribassato. Agevolazione nell’agevolazione: il bonus pellet si applica a tutti i sacchi di biocombustibile, indipendentemente dalla loro dimensione.
Ulteriori chiarimenti sul bonus pellet 2024
Come accennato poco sopra, il bonus pellet vale per tutti e quindi è assegnato ai cittadini, al di là di quanto guadagnano ogni anno, del ceto sociale o del lavoro svolto. Ed attenzione perché la riduzione è davvero ‘onnicomprensiva’, in quanto si applica anche a coloro che comprano i sacchi di pellet per riscaldare ambienti ambienti non domestici (ad. negozi o bar), e a favore di chi lo acquista e poi lo mette nuovamente in vendita.
Il bonus pellet, operativo per il primo bimestre 2024, non va poi confuso con gli ulteriori e supplementari aiuti regionali, che permettono di scontare ulteriormente il prezzo del biocombustibile in oggetto – e su cui è preferibile informarsi sui locali siti istituzionali o rivolgendosi direttamente al proprio comune di residenza.
Ricordiamo infine che i titolari di partita IVA potranno abbattere il costo dell’Imposta sul Valore Aggiunto, scaricandolo a livello fiscale.