Chi vuole andare in pensione anticipata nel 2024 ha diversi scivoli tra cui scegliere. Attenzione, però, alla convenienza o meno della misura.
Invece che attendere la pensione di vecchiaia raggiungibile a 67 anni di età e con 20 anni di contributi, i lavoratori possono fare domanda di pensionamento anticipato soddisfacendo alcuni requisiti.
Accanto alle tre misure prorogate nel 2024 – Opzione Donna, Quota 103 e l’APE Sociale – che permettono il pensionamento anticipato ci sono altri scivoli per chi vuole lasciare il lavoro prima dei 67 anni che sono strutturali e non verranno modificate prima del 2026. Parliamo di una misura rivolta a tutti i pensionati indipendentemente dall’età maturata con il solo requisito contributivo e di una seconda forma di pensionamento dedicata a chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996.
Gli scivoli sono dedicati sia ai dipendenti che agli autonomi della Gestione Separata e permettono di anticipare l’uscita di pochi anni. C’è poi una terza opzione da considerare ossia la pensione per i precoci rivolta solamente a poche categorie di lavoratori.
Come andare in pensione anticipata nel 2024
Nel 2024 chi maturerà 42 anni e dieci mesi di contributi se uomo e 41 anni e dieci mesi se donna potrà andare in pensione anticipata ordinaria indipendentemente dall’età. Chi ha iniziato a lavorare molto presto, per esempio, 21 o 22 anni, potrà andare in pensione a 63/64 anni nel corso del 2024. Per chi è contributivo puro non rientra nel conteggio la contribuzione derivante dalla prosecuzione volontaria. La misura prevede una finestra mobile di tre mesi.
Poi c’è la pensione contributiva dedicata a chi ha maturato contributi dal 1° gennaio 1996 in poi. Parliamo dei contributivi puri per i quali il pensionamento è concesso a 64 anni di età invece che 67 e con 20 anni di contributi. C’è, poi, un requisito economico da soddisfare ossia l’assegno pensionistico dovrà essere minimo tre volte l’Assegno sociale ossia 1.603,23 euro nel 2024. Si scende a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per le donne con due o più figli.
Infine c’è la pensione per i precoci ossia coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni e hanno, dunque, versato almeno un anno di contribuzione prima di spegnere 19 candeline. Il pensionamento è concesso a 41 anni di età ma solo appartenendo ad una delle categorie dell’APE Sociale. Parliamo degli invalidi dal 74% in su, dei caregiver che assistono un disabile grave almeno da sei mesi, dei disoccupati e degli addetti ai lavoro gravosi. Non possono accedere a questo scivoli i contributivi puri né i lavoratori che ricorrono al computo della Gestione Separata.