Economica, pratica ed efficace, la spugna di luffa è uno strumento naturale per esfoliare la propria pelle. Una sintetica guida.
L’esfoliazione cutanea è molto importante per avere un aspetto giovane e sano. Essa consiste in una tecnica alla portata di tutti, già applicata ai tempi dell’antico Egitto, che permette di conseguire un incarnato luminoso e piacevole agli occhi. Di fatto l’esfoliazione rimuove lo sporco, le impurità e le cellule morte della pelle, per evidenziare uno strato sottostante di nuova pelle fresca e luminosa.
Vi sono strumenti che ben si combinano all’attività di esfoliazione e, tra questi, c’è sicuramente la spugna di luffa: di seguito ne parleremo, scoprendo perché può fare la differenza. I dettagli.
Spugna di luffa: cos’è e caratteristiche essenziali
Il potere abrasivo della spugna di luffa agevola la circolazione e rende più morbida la pelle anche se, a vederlo da vicino, questo utile strumento non assomiglia di certo ad una spugna tradizionale. Dalla forma simile a quella di una zucchina, la spugna di luffa ha però 3 caratteristiche chiave, che la contraddistinguono:
- biodegradabilità
- origine 100% naturale e vegetale
- l’essere ipoallergenica
La spugna di luffa è preziosa per la cura dell’epidermide e il suo utilizzo in Occidente deriva, in realtà, dall’uso che già ne veniva fatto in Oriente e nel nord est africano. Infatti il suo nome deriva dall’arabo “Louff” – non un nome qualsiasi ma quello che indica il nome della pianta da cui si ottiene, facente parte della famiglia delle zucche.
Più nel dettaglio, la spugna di luffa consiste in un materiale naturale, e si trova in commercio anche con il nome di spugna vegetale o spugna cucumis. A differenza di quanto il nome può suggerire, la luffa non è legata alle spugne marine, ed infatti è una pianta appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa famiglia in cui sono inclusi anche i cetrioli. Si può trovare in vendita a pochi euro.
Spugna di luffa: la capacità esfoliante
Oltre alle coltivazioni classiche, la luffa si può coltivare anche in ambiente domestico, comprando i semi da un venditore affidabile. Se si lasciano seccare i frutti sulla pianta, prenderà inizio un processo di decomposizione della polpa che lascia soltanto il reticolo fibroso del frutto. Eliminata la pelle ecco pronta la luffa: sarà necessario semplicemente tagliare in pezzi il frutto maturo, per procedere con l’utilizzo per la pelle.
Come accennato sopra, la spugna di luffa è oggi molto valida per la sua proprietà di esfoliare delicatamente la pelle, eliminando le cellule morte e favorendo la microcircolazione sanguigna. Il risultato sarà una epidermide più liscia e morbida.
La spugna di luffa, come detto sopra, è ipoallergenica e quindi si presta particolarmente all’utilizzo per detergere le pelli delicate. Infine, una volta usurata e ormai vecchia, essa costituirà un valido alleato per lavare le stoviglie, per la sua proprietà abrasiva.