In vigore dal 12 gennaio, il nuovo Regolamento sul Microcredito è incluso nel Decreto 211/2023. Alcuni interessanti aspetti.
Nuove istruzioni per chi cerca finanziamenti, grazie all’aggiornato Regolamento sul Microcredito, valevole dal 12 gennaio prossimo per prestiti fino a 75mila euro – e 100mila per le Srl – in dieci anni (entro il 10% del capitale sociale).
In vigore tra pochi giorni, il nuovo Regolamento sul microcredito è contenuto nel Decreto 211/2023 e reca significative novità e condizioni più favorevoli per i finanziamenti e i prestiti agli aventi diritto.
Vediamo qualche ulteriore dettaglio.
Novità Regolamento Microcredito 2024: i punti chiave
Come accennato in apertura, l‘ammontare massimo dei finanziamenti assegnabili con lo strumento del Microcredito viene triplicato, passando infatti da 25.000 a 75.000 euro, mentre per le imprese in forma di srl tale limite sale a 100.000 euro. In altre parole, in favore delle Srl, possono essere disposti anche prestiti supportati da garanzie reali per un ammontare non maggiore di euro 100mila.
I citati aggiornamenti normativi favoriscono chi intende ottenere i prestiti, dato che la durata viene estesa da 7 a 10 anni. Tuttavia sono al contempo estesi anche i casi nei quali agli operatori di microcredito è impedito di avvalersi delle garanzie dei consorzi fidi. Attenzione anche al tetto del 10% al capitale sociale (al netto delle perdite).
Sono le maggiori novità varate nel decreto del Ministero dell’economia e finanze n. 211 del 20 novembre scorso (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 301 del 28 dicembre). Il testo si occupa di rafforzare lo strumento del cd. Microcredito, apponendo modifiche all’anteriore decreto Mef n.176 del 17 ottobre 2014.
Non dimentichiamo altresì che i finanziamenti in oggetto, sono mirati a specifiche attività, ovvero ad es. l’acquisto di beni, comprese le materie prime e le merci rivolte alla rivendita, l’acquisto di servizi strumentali all’attività effettuata, la retribuzione di nuovi lavoratori o soci lavoratori. Inoltre, le novità si applicano ai finanziamenti successivi all’entrata in vigore del decreto.
Microcredito 2024: chi ne beneficia
Il Microcredito in oggetto può essere assegnato per supportare economicamente l’avvio o lo sviluppo di un’attività di lavoro autonomo o di microimpresa, organizzata in forma:
- individuale
- di associazione
- di società di persone
- di società a responsabilità limitata
- di Srl semplificata
- di società cooperativa
Attenzione anche alle esclusioni, in quanto sono esclusi dalle agevolazioni del Microcredito i titolari di partita IVA da più di 5 anni, i lavoratori autonomi o le imprese individuali con più di 5 lavoratori – tetto che aumenta fino a 10 unità per società di persone, società a responsabilità limitata, Srl semplificate, società cooperative.
Come accennato, dal 2024 l’ammontare dei finanziamenti concessi a un singolo beneficiario non può superare il 10% del capitale sociale al netto delle perdite, come risultante dall’ultimo bilancio approvato.
Concludendo, appare piuttosto evidente che le disposizioni incluse nel nuovo quadro normativo di riferimento, sono rivolte specialmente al lavoro autonomo e alla micro-impresa, piuttosto che a favorire l’inserimento di persone fisiche o individui nel mondo del lavoro.