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Norme e tributi

Scadenze fiscali: ecco il calendario di gennaio 2024 con le date ufficiali

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Claudia Savanelli

Dopo le ferie di natalizie a gennaio ricomincia il calendario delle scadenze fiscali. Ecco le date ufficiali da tenere presente.

Per molti cittadini e imprenditori gennaio rappresenta il momento per pagare alcune tasse dell’anno precedente e programmare il pagamento per i mesi successivi.

Scadenze fiscali gennaio 2024 (gazzettapmi.it)

Diverse sono le scadenze previste per il primo mese del 2024, come il versamento trimestrale dei tributi all’INPS (per chi ha assunto colf e badanti) oppure quello relativo alla seconda rata della dichiarazione redditi, solo per citarne due. Ecco l’elenco completo delle principali scadenze fiscali previste a gennaio 2024.

Scadenze fiscali 2024: le date da cerchiare in rosso e ricordare per non commettere errori

La prima data da cerchiare in rosso è il 10 gennaio e riguarda i datori di lavoro che hanno assunto collaboratori domestici come colf, badanti o babysitter. Infatti, hanno l’obbligo di effettuare il versamento trimestrale di contributi INPS, che riguarda il trimestre precedente. Si tratta di un adempimento fondamentale per la corretta contribuzione per il personale domestico.

Scadenze fiscali: le date ufficiali (gazzettapmi.it)

Il versamento può essere effettuato attraverso il sistema PagoPA oppure l’app IO. È possibile pagare anche recandosi presso gli uffici postali, i punti vendita SISAL Money oppure effettuando un versamento online.

Un’altra data da segnare è il 16 gennaio. In questo giorno ci sono varie scadenze. La prima scadenza da ricordare è il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi per le partite IVA individuali con ricavi 2022 inferiori ai 170mila euro. Questo versamento può essere rateizzato in 5 rate mensili (da gennaio a giugno), ma sulle rate successive alla prima si applicano gli interessi pari al 4%.

Sempre il 16 gennaio i titolari di partita IVA e sostituti d’imposta devono effettuare il versamento:

  • IRPEF, ovvero delle ritenute alla fonte operate nel corso del mese precedente. Il pagamento può essere effettuato con un modello F24, codice tributo 1040, periodo di competenza 12/2023;
  • lVA (solo coloro con obbligo di liquidazione mensile) effettuando il versamento tramite modello F24, sezione “Erario”, codice tributo 6012;
  • INPS, si tratta dei contributi a carico del datore di lavoro già percepiti nel 202. Il pagamento deve essere effettuato tramite modello F24.

Un’altra scadenza da ricordare è il 25 gennaio e riguarda gli operatori intracomunitari (sia mensili, sia trimestrali) che dovranno inviare telematicamente gli elenchi riepilogativi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi relativi al mese o al trimestre precedente.

Anche il 31 gennaio è ricco di scadenze. Per esempio, scade il Canone RAI per chi non possiede un apparecchio televisivo e non è titolare di un contratto di energia elettrica per la propria residenza. In questo caso, dovrà presentare una dichiarazione di non detenzione apparecchio televisivo compilando il quadro A. La dichiarazione è valida per l’intero anno.

Altre due scadenze di fine gennaio riguardano:

  • il rinnovo dei contratti di locazione, ovvero il versamento dell’imposta di registro pari al 2% del canone annuo che dovrà essere versato tramite il modello F 24;
  • il contributo annuale dei revisori legali. Si tratta del pagamento di 35 euro che dovrà essere versato al ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) tramite PagoPA.
Claudia Savanelli

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