Al via la nuova modulistica per la Dichiarazione dei Redditi 2024. Cosa cambia rispetto agli anni passati? Scopriamolo.
L’Agenzia delle Entrate ha reso nota la bozza del Modello 730 per la Dichiarazione dei Redditi 2024.
Tra le novità più importanti rientra l’estensione delle categorie di soggetti che potranno utilizzare tale documentazione per dichiarare al Fisco i propri redditi.
In particolare, dovranno presentare il Modello 730 i lavoratori dipendenti, i pensionati, i percettori di integrazioni salariali, indennità di disoccupazione o mobilità, i soci di cooperative, i sacerdoti cattolici, i parlamentari, i giudici costituzionali, i titolari di cariche pubbliche elettive (ad esempio consiglieri comunali, provinciali, regionali), gli addetti a lavori socialmente utili, i lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato inferiore a un anno.
È, invece, rimasta invariata la scadenza del 30 settembre per la presentazione della documentazione. A differenza degli altri anni, però, nel 2024 anche il Modello Redditi PF avrà la scadenza nello stesso giorno, anziché quella solita del 30 novembre.
Per consentire la previa commissione di eventuali errori relativi alla Dichiarazione precompilata, dal 2024 i contribuenti potranno accedere ai dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate e segnalare eventuali sbagli. Ma scopriamo cosa cambierà per il Modello 730.
Tutte le novità del Modello 730/2024
Novità assoluta del Modello 730/2024 è la tassazione delle mance, per i dipendenti privati che lavorano presso strutture ricettive e di somministrazione di bevande e alimenti. Per i redditi inferiori a 50 mila euro, si applica l’imposta sostitutiva IRPEF al 5%, mentre per i redditi superiori a 50 mila euro, si applica il regime ordinario.
Il Modello 730/2024 includerà anche la tassazione delle cripto valute e il nuovo limite per la detrazione relativa al Bonus mobili al 50%. Per gli acquisti compiuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, infatti, la soglia massima di spesa detraibile è di 8 mila euro, mentre, per l’anno di imposta 2024, scenderà a 5 mila euro.
La bozza pubblicata dall’Agenzia delle Entrate tiene conto anche delle novità relative alla flat tax incrementale, con l’applicazione dell’imposta sostitutiva IRPEF al 15% (per base imponibile non maggiore di 40 mila euro) sulla differenza tra il reddito di impresa e di lavoro autonomo 2023 e il reddito di impresa e di lavoro autonomo degli anni 2020, 2021 e 2022 decurtato del 5%.
Fondamentale, infine, sarà l’obbligo di pagamento con strumenti tracciabili, per poter beneficiare delle detrazioni fiscali al 19%. L’agevolazione, poi, spetta per intero solo per i redditi fino a 120 mila euro, si riduce per quelli fino a 240 mila euro e si annulla per i redditi superiori a tale soglia.
Si potranno, però, continuare a pagare in contanti le spese sanitarie relative all’acquisto di farmaci e dispositivi medici e le visite mediche presso strutture pubbliche o private accreditate con il SSN.