L’INPS ha iniziato a erogare le pensioni del mese di gennaio. In quali date saranno disponibili gli importi e a quanto ammontano?
Mercoledì 3 gennaio sono cominciati i pagamenti delle pensioni da parte dell’Istituto di Previdenza.
Coloro che hanno scelto il versamento in contanti presso l’Ufficio postale, dovranno rispettare il seguente calendario, stilato a seconda del cognome dei pensionati:
- mercoledì 3 gennaio: cognomi dalla A alla C;
- giovedì 4 gennaio: cognomi dalla D alla K;
- venerdì 5 gennaio: cognomi dalla L alla P;
- lunedì 8 gennaio: cognomi dalla Q alla Z.
A partire da questo mese, i pensionati percepiranno una maggiorazione sulle prestazioni, in virtù dell’adeguamento all’inflazione. In particolare, si applicherà la perequazione del 5,4% a seconda degli scaglioni di reddito.
La rivalutazione delle pensioni per il 2024 segue le seguenti regole:
- aumento di 95,84 euro (100%), per le somme fino a quattro volte il trattamento minimo;
- aumento di 90,94 euro (85%), per le somme tra quattro e cinque volte il minimo;
- aumento di 73,07 euro (53%), per le somme tra cinque e sei volte il minimo;
- aumento di 77,87 euro (47%), per le somme tra sei e otto volte il minimo;
- aumento del 37%, per le somme tra otto e dieci volte il minimo;
- aumento superiore al 22%, per le somme sopra le dieci volte il minimo.
Rivalutazione delle pensioni e riforma IRPEF: come cambiano le prestazioni dal 2024?
Da gennaio 2024, gli importi degli assegni previdenziali saranno così rivalutati:
- al 5,4%, per le pensioni fino a 2.272 euro lordi;
- al 4,6%, per le pensioni fino a 2.840 euro lordi;
- al 2,9%, per le pensioni fino a3.308 euro lordi;
- al 2,5%, per le pensioni fino a 4.544 euro lordi;
- al 2%, per le pensioni fino a 5.679 euro lordi;
- all’1,2%, per le pensioni oltre i 5.680 euro lordi.
È bene specificare, però, che gli incrementi verranno accreditati dall’INPS in misura progressiva, a partire dalle rivalutazioni fino a 4 volte il minimo e dagli arretrati fino a mille euro.
Gli aumenti riguarderanno anche i trattamenti minimi, l’Assegno sociale e la pensione di invalidità. Il trattamento minimo passerà a 598,60 euro, con un incremento di 30,67 euro e uno ulteriore del 2,7%, stabilito dalla Legge di Bilancio. La pensione di invalidità civile, invece, sarà di 333,31 euro, con un aumento di 17,06 euro e di 10,33 euro per chi non ha altri redditi. L’Assegno sociale, infine, ammonterà a 534,40 euro, con un aumento di 27,10 euro.
Le pensioni degli italiani saranno più elevate anche grazie alla riduzione dell’IRPEF e all’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito, per i quali è prevista l’aliquota del 23%. Per il momento, questa modifica riguarderà solo gli assegni pensionistici del 2024, ma nulla esclude che possa essere confermata anche per il futuro.