Nella nuova Manovra di Bilancio sono previste novità per quanto riguarda il cambio di residenza, soprattutto all’estero.
Chi non esegue la procedura correttamente, va incontro a sanzioni amministrative, e alcuni articoli aggiunti a quelli esistenti contemplano anche un aumento consistente dell’importo.
Già dal 1 gennaio 2024 scatteranno nuove regole sul cambio di residenza e soprattutto si prevede l’aumento delle sanzioni per chi non esegue la procedura nel modo e nei tempi corretti.
Il comma 242 dell’articolo 1, infatti, prevede quanto segue:
- eleva la sanzione amministrativa pecuniaria per inottemperanza a quanto previsto dalla legge in proposito nonché in caso di trasferimento della residenza (all’estero o dall’estero);
- riduce la sanzione nel caso di comunicazioni tardive da parte del soggetto interessato.
Cambio di residenza, chi omette le informazioni rischia multe fino a 500 euro
Nelle novità introdotte dalla Legge di Bilancio troviamo anche quelle sull’aumento delle sanzioni amministrative previste per chi omette informazioni sul cambio di residenza, o commette altri inadempimenti.
Da una sanzione massima che arrivava a 129,11 euro si arriva anche i 500 euro. Al tempo stesso, però, si prevedono anche riduzioni e sconti di circa 10 euro se le comunicazioni necessarie vengono effettuate in ritardo, con un massimo di 90 giorni.
La riduzione sulla sanzione viene però applicata solamente se nel contempo non siano state avviate procedure di contestazione. Infatti il soggetto interessato riceve la comunicazione inerente l’inadempienza, così che ha il tempo di ovviare.
Anche per quanto riguarda le comunicazioni di cambio residenza all’estero ci sono aumenti nelle sanzioni, e da un massimo di 258,23 euro si arriva anche a una multa di 1000 euro per ciascun anno in cui sia stata attuata l’omissione e/o l’inadempienza.
La riduzione (pari a circa 20 euro) è prevista, come sopra, per chi adempie in ritardo, e sempre che il ritardo non superi i 90 giorni. La normativa specifica altresì che:
La notifica dell’accertamento e irrogazione delle sanzioni deve avvenire, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui risulti il non adempimento o l’omissione dell’obbligo anagrafico o della comunicazione di residenza
Le nuove norme danno anche ai Comuni e agli uffici Anagrafe nuovi strumenti per aiutare negli accertamenti. Le competenze territoriali, dunque, saranno tenute a comunicare qualsiasi variazione di residenza, anche all’estero, dei cittadini italiani, al fine di velocizzare le pratiche ed eventualmente sanzionare chi avesse omesso le informazioni.